Brescia, parroco ai domiciliari per violenza sessuale: «Abusava di minori a lui affidati»


Tre mesi fa le dimissioni da parroco di San Paolo, un piccolo comune nel Bresciano, perché erano emersi «elementi di criticità». Ora per don Ciro Panigara è stata disposta la custodia cautelare ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale aggravata dalla minore età delle vittime. Secondo quanto era già emerso, infatti, un ragazzino della comunità in cui il sacerdote si era appena insediato aveva raccontato a una educatrice di presunte «attenzioni particolari» ricevute da don Panigara. Una confessione che, giunta alle orecchie del vescovo Pierantonio Tremolada, aveva portato la diocesi a disporre l’allontanamento del parroco da San Paolo.
L’indagine su don Panigara e gli altri casi di violenza sessuale
«Il bene delle persone va sempre rigorosamente salvaguardato», così il vescovo Tremolada aveva annunciato, durante la messa del 5 gennaio, l’addio di don Ciro Panigara dalla parrocchia del paesino di 4mila abitanti. Le indagini, già iniziate all’epoca dell’addio del parroco, sono continuate negli scorsi tre mesi. Fino all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare. Secondo gli inquirenti, infatti l’uomo – in qualità di curato e di parroco in altri due comuni del Bresciano – tra il 2011 e il 2013 ad Adro, in Franciacorta, e nel 2024 «avrebbe posto in essere numerose condotte di violenza sessuale aggravata». Le vittime, minorenni, gli erano state «affidate per lo svolgimento di attività parrocchiali».