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Mestre, 32enne segregata e violentata per cinque giorni in un palazzo abbandonato: le urla, la fuga, l’arresto dell’aguzzino

17 Aprile 2025 - 11:27 Ugo Milano
violenze donne mestre
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Sulla vittima, una veneziana senza fissa dimora, i medici hanno verificato la presenza dei segni di numerosi abusi, forse anche di gruppo. Fermato un coetaneo tunisino

Una giovane veneziana senza fissa dimora è stata segregata e violentata per cinque giorni di fila in un palazzo abbandonato nel centro di Mestre. Poi, sfruttando una distrazione dell’uomo, è uscita completamente nuda nel cortile del palazzo e ha gridato aiuto, attirando l’attenzione dei clienti di un locale vicino. L’aguzzino, sentendo le urla, l’ha trascinata nuovamente all’interno della struttura ma ormai le forze dell’ordine erano state allertate. L’incubo lo ha poi ricostruito la 32enne stasse ai carabinieri: era stata condotta all’interno degli ex uffici Telecom in via Carducci a Mestre da un coetaneo originario della Tunisia, ora in carcere con l’accusa di violenza sessuale. Gli esami in ospedale hanno confermato che la donna è stata stuprata più volte. Non si esclude al momento neanche l’ipotesi della violenza di gruppo.

La prigionia nella ex Telecom e gli abusi

La ragazza è entrata nell’edificio abbandonato venerdì 11 aprile, non è chiaro se condotta con la forza o di sua spontanea volontà. Il luogo è tristemente noto perché ormai da dieci anni rifugio per tossicodipendenti e senza fissa dimora, e sia la 32enne italiana che il coetaneo tunisino vi avrebbero cercato un posto dove passare la notte. Secondo le prime ricostruzioni, infatti, i due si conoscevano. Da quell’edificio, però, la donna non è potuta uscire per cinque giorni. Segregata, violentata più volte, forse anche da più persone. Gli inquirenti stanno analizzando le telecamere esterne per individuare chi sia entrato abusivamente nella struttura, murata quasi completamente, per capire se altri possano aver preso parte alla violenza.

La fuga, le grida disperate e l’intervento delle forze dell’ordine

Mercoledì 16 aprile, intorno a mezzogiorno, la giovane è riuscita a sfuggire all’uomo e, uscita nel giardino dell’edificio, ha gridato chiedendo disperatamente aiuto. Gli avventori di un locale nelle vicinanze hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine, che sono intervenute bloccando il 32enne mentre tentava di trascinare la donna di nuovo all’interno della struttura abbandonata. L’uomo è stato arrestato mentre la ragazza è stata presa in custodia e trasferita immediatamente in ospedale. Un altro episodio di violenza sessuale a Mestre, solo una settimana dopo la violenza subita da una ragazzina undicenne, pedinata fino a casa e poi abusata da Massimiliano Mulas, ora in carcere a Gorizia.

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