Porno, scattano nuove regole: non basta più dichiarare di avere 18 anni, ma bisogna dimostrarlo. Cosa cambia


L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha dato il via a una serie di misure per limitare l’accesso dei più giovani a contenuti su Internet inadatti ai minori, come nel caso dei siti porno. La delibera stabilisce che tutte le piattaforme di condivisione video e i siti web operanti in Italia dovranno implementare, entro sei mesi, sistemi di verifica dell’età dei propri utenti. Questa decisione è il frutto dell’attuazione di una norma prevista dal cosiddetto Decreto Caivano, una legge pensata per contrastare i pericoli derivanti dalla rete per i minori. Con l’adozione di queste nuove disposizioni, l’Italia si allinea alle richieste europee per una maggiore sicurezza online.
La verifica dell’età: come funzionerà
Il sistema proposto da Agcom prevede che i siti web e le piattaforme si avvalgano di soggetti terzi, certificati e indipendenti, per verificare che l’utente sia effettivamente maggiorenne. Questo processo si compone di due fasi: in primo luogo, l’identificazione dell’utente e, successivamente, l’autenticazione che confermi che quella persona sia davvero chi afferma di essere. Questo meccanismo riguarderà principalmente i contenuti sensibili, come quelli a carattere pornografico. Per semplificare il processo, gli utenti avranno la possibilità di utilizzare app dedicate, installabili sui loro dispositivi mobili, come quelle legate ai portafogli di identità digitale. Grazie a queste applicazioni, sarà possibile fornire in modo rapido e sicuro la prova dell’età direttamente alla piattaforma, senza necessità di ulteriori passaggi.
La protezione della privacy
Una delle principali preoccupazioni riguardo alla verifica dell’età online è la gestione dei dati personali. Agcom ha posto particolare attenzione alla protezione della privacy, garantendo che il sistema sarà costruito per ridurre al minimo l’uso di informazioni sensibili. Il meccanismo prevede infatti un «doppio anonimato», che impedisce ai fornitori del servizio di verifica di conoscere a quale contenuto o piattaforma l’utente sta accedendo, mentre la prova dell’età non conterrà alcun dato identificativo. L’Autorità ha sottolineato che i sistemi di verifica dovranno rispettare criteri di sicurezza informatica, proporzionalità e accessibilità, assicurando che non vi siano discriminazioni tra gli utenti e che ogni operazione sia eseguita con la massima precisione.
L’allineamento alle direttive europee
Nonostante la grande attenzione alla sicurezza e alla protezione della privacy, Agcom ha sottolineato che il sistema di verifica dell’età dovrà adattarsi alle future linee guida della Commissione europea, con eventuali modifiche e aggiornamenti in base all’evoluzione delle normative comunitarie. Le piattaforme di condivisione video e i siti web hanno ora sei mesi per adeguarsi alle nuove disposizioni.