Passeggero sorprende autista al telefono, il conducente del bus reagisce: «Napoletano del c***o, siete i primi imbroglioni» – Il video
L’autista dell’autobus stava utilizzando lo smartphone alla guida, questa la scintilla che ha fatto scoppiare un diverbio ormai diventato virale sui social media. Il conducente dell’azienda Ctm, che si occupa del trasporto pubblico a Cagliari, ferma il mezzo e si avvicina minaccioso al giovane che lo aveva redarguito. «Ma di dove sei? Di dove sei?», gli chiede ripetutamente. L’interlocutore si limita a ripetergli che stava guidando con il cellulare in mano. L’autista però non sembra volerne sapere: «E comprati una macchina se non ti va bene usare il pullman, hai capito? Brutta bestia, carogna». E da questi insulti fa presto a sfociare in quelli razzisti, in riferimento alle origini napoletane del giovane.
Gli insulti del conducente: «Napoletano del c***o, siete i primi imbroglioni»
«Vattene a Napoli va, vattene. Tu devi stare zitto finché sei seduto sull’autobus, hai capito? Devi stare zitto». Il ragazzo ribatte: «Io quando lavoro non sto al telefono, e nemmeno quando guido». «Ma vattene a cagare che siete i primi buffoni, napoletano del cazzo. Siete i primi imbroglioni», chiosa l’autista. «Ti faccio uscire il sangue». Il video, lungo circa 70 secondi, è stati diffuso dal deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli e è esploso sui social media, raccogliendo centinaia di migliaia di visualizzazioni e scatenando un caso all’interno dell’azienda Ctm.
La lettera di scuse dell’autista: «Mi assumo ogni responsabilità»
La società cagliaritana ha pubblicato una nota ufficiale in cui «porgere le nostre più sincere scuse alla persona coinvolta e a tutti coloro che si sono sentiti offesi e all’intera comunità di viaggiatori che ogni giorno si affida ai nostri servizi». Il gesto del conducente, continua la nota, «è in totale contrasto con i valori di cortesia, rispetto e professionalità che ispirano da sempre l’operato di Ctm. L’azienda adotterà i necessari provvedimenti disciplinari». Il conducente stesso, secondo L’Unione Sarda, avrebbe scritto una lettera di scuse in cui ha definito quanto successo «un errore che non mi rappresenta e di cui mi assumo ogni responsabilità».