Ultime notizie DaziDonald TrumpUcrainaVladimir Putin
POLITICAAlbaniaBangladeshCPRGoverno MeloniImmigrazioneMatteo Piantedosi

Dal Cpr in Albania il primo rimpatrio, l’annuncio di Piantedosi: chi è il migrante espulso in Bangladesh

migranti albania centri Schengjin Gjader
migranti albania centri Schengjin Gjader
«Le operazioni di rimpatrio dei migranti irregolari proseguiranno anche nei prossimi giorni», fa sapere su X il ministro dell'Interno

È stato effettuato il primo rimpatrio di un migrante, trattenuto nel Centro di Gjadër in Albania. Lo ha annunciato con un post su X il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. «Le operazioni di rimpatrio dei migranti irregolari proseguiranno anche nei prossimi giorni come previsto dalla strategia di Governo per una più efficace azione di contrasto all’immigrazione illegale», si legge. Il cittadino rimpatriato con un volo dall’Italia sarebbe un bengalese di 42 anni arrivato nel 2009 ed espulso per «pericolosità sociale». A suo carico vari precedenti tra cui un grave episodio di violenza domestica. Era stato trasferito da Brindisi nella struttura in Albania, riconvertita in Centro per il rimpatrio con il decreto approvato dall’esecutivo a fine marzo, insieme ad altri 40 migranti, destinatari di decreti di espulsione. I migranti erano arrivati ammanettati e scortati dalla polizia al porto di Shengjin l’11 aprile scorso. 

Il centro di Gjadër

Il centro per migranti di Gjadër è finito al centro di una feroce contesa politica e giudiziaria. Le opposizioni accusano il governo Meloni di aver ideato un sistema non solo disumano, ma anche estremamente costoso per il trasferimento dei migranti, con il rischio di violare le normative europee in materia di asilo. Diverse sentenze giudiziarie avevano inoltre già sospeso la detenzione dei migranti, rimettendo alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea la decisione finale sulla legittimità di tali centri. In attesa della sentenza, l’esecutivo ha provato comunque a far ripartire i trasferimenti dei migranti giocandosi una carta che spera possa prevenire nuovi stop da parte dei tribunali: la conversione della struttura in Albania in Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr).

leggi anche