Romano Prodi e la guerra dei dazi tra Usa e Cina che «colpirà il mondo intero»


Una muraglia occidentale per isolare la Cina. Ma al prezzo di danneggiare tutti i protagonisti e anche gli altri paesi. Sul Messaggero l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi scrive che la «guerra dei dazi continua a fare danni. Non solo ai suoi protagonisti, ma al mondo intero che, secondo le ultime previsioni, vede ridurre pesantemente le prospettive di crescita, colpendo non solo gli attori diretti di questa guerra, ma la quasi totalità degli emergenti». Secondo Prodi ci sono « due diverse fasi nella battaglia a tutto campo che vede Trump come indiscusso protagonista».
Stati Uniti contro tutti
«In una prima fase il presidente americano ha sparso barriere a raffica sull’intero pianeta, con una politica che potremmo definire “Stati Uniti contro tutti”. I primi risultati di questa politica non sono stati però pari alle aspettative». A quel punto, sostiene Prodi, «lo spartito è quindi cambiato e Trump ha improvvisamente deciso una moratoria di 90 giorni delle nuove imposte nei confronti di 75 paesi, compresi ovviamente i membri dell’Unione Europea». Secondo l’ex premier «l’obiettivo di questa moratoria appare di giorno in giorno sempre più chiaro: impedire ogni alleanza globale alternativa agli Stati Uniti e obbligare il maggior numero possibile di paesi a legarsi all’America per isolare la Cina. L’obiettivo economico di un riequilibrio della bilancia commerciale si è quindi trasformato nell’obiettivo politico di un’unità nel contenere la Cina».