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Iginio Massari spietato con Ultima generazione, l’avviso agli ambientalisti: «Quando non avevo soldi, io mangiavo un panino: non protestavo»

iginio massari
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Il maestro pasticcere dice di voler rispettare tutte le opinioni, sia quelle del «Paese vario» che quello «avariato». Ma butta lì un avviso agli attivisti ambientalisti che hanno preso di mira Carlo Cracco: «Io rispetto tutti, basta che non mi pestino i calli perché mi fanno male»

Il maestro pasticcere Iginio Massari dice di non aver mai partecipato a una protesta o a un corteo da giovane. E quindi dice di non condividere per niente quel che hanno combinato gli attivisti ambientalisti di Ultima generazione fuori dal ristorante di Carlo Cracco. Intervistato da Palo Del Debbio per Dritto e Rovescio su Rete4, Massari è tornato anche sulle polemiche che puntualmente lo colpiscono sotto le feste. Cioè quando i suoi prodotti costosi, ma non cari, come dice lui, vanno letteralmente a ruba. Dai panettoni alle chiacchiere di Carnevale, Massari spiegava che «caro si dice di un prodotto che non vale il prezzo che ha. Costoso si riferisce a qualcosa di eccellente che non tutti si possono permettere».

La condivisione della ricchezza con lo yacht

Massari ha una sua idea della condivisione della ricchezza. Sicuramente diversa da quella degli attivisti: «Siamo un Paese vario e uno avariato – sentenzia il maestro Massari – dipende dalla scelta che uno fa. Il lusso esiste ma il lusso viene condiviso: se uno ha uno yacht da 50 milioni di euro, nell’acquistarlo ha favorito tutta l’economia che c’è dietro la realizzazione della nave, architetti, progettisti, meccanici, falegnami. Quindi – conclude – la ricchezza viene condivisa con un sacco di gente».

Massari sugli ambientalisti che sbagliano

E il caso di Cracco è proprio in linea con il suo pensiero economico. Massari prende le difese dello chef, preso di mira da Ultima generazione davanti al suo ristorante in Galleria Vittorio Emanuele a Milano. Massari la spiega a modo suo, con un velo di avvertimento nel caso qualcuno si mettesse in testa di andare davanti a uno dei suoi locali: «Nel caso di Cracco, lui non ha 4 cuochi per 50 coperti, ma 50 cuochi per 50 coperti». Massari quindi spiega perché non condivide la scelta degli ambientalisti di andare a protestare contro Cracco: «Io quando non avevo soldi, mangiavo un panino. Non ho mai protestato perché ero conscio delle mie condizioni. Non so se è un Paese vario o avariato, c’è gente di tutti i pensieri, io li rispetto tutti basta che non mi pestano i calli perché mi fanno male».

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