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Turisti e romani colti di sorpresa dalla morte del Papa in piazza San Pietro. Arrivano a piedi e in bici per un segno di affetto, nessuno però prega – Il video

21 Aprile 2025 - 13:42 Franco Bechis
Disorientati anche i vertici del Vaticano e così nessuno guida la piazza come avvenne invece la sera della scomparsa di Giovanni Paolo II

Piazza San Pietro ha un aspetto surreale nella mattinata di lunedì 21 aprile, quando arriva la notizia per i più inattesa della morte di Papa Francesco. La piazza sotto il sole è già piena di turisti e pellegrini che avevano programmato una visita alla Basilica. E lo stesso Vaticano sembra impreparato all’evento. L’unico ordine che parte dalla Sala stampa è di non fare entrare in piazza i giornalisti, nemmeno quelli accreditati. I cardinali e i sacerdoti di San Pietro non hanno ricevuto disposizioni su cosa fare, e quindi nessuno guida con un microfono dal sagrato un momento di preghiera come accadde invece alle 21 e 37 minuti del 2 aprile 2005, quando venne annunciata la scomparsa di Giovanni Paolo II e perfino subito dopo la morte di Benedetto XVI, che non era più Papa, ma Papa emerito. Senza nessuno che la guidasse la piazza del 21 aprile sembrava un po’ smarrita e confusa. Come probabilmente accade anche nei vertici della Chiesa in questo momento.

I turisti stranieri che non sapevano della notizia del decesso

Molti turisti stranieri non avevano ricevuto ancora verso le 11 del mattino la notizia della scomparsa del Pontefice, ed erano lì per una visita ordinaria, accalcando bancarelle e in fila anche davanti a librerie e negozi di articoli sacri aperti pure nel giorno festivo. Ad arrivare, alla spicciolata, fedeli misti a curiosi, che avevano appreso la notizia da un sito o da un tg. Ce ne erano molti giunti finché potevano in bicicletta, perché erano usciti immaginando una loro gita di Pasquetta. Quasi tutti romani, perché è l’istinto di ogni abitante della capitale: quando si apprende la notizia della morte del Papa, si va a San Pietro. Mano mano che passava il tempo ne arrivavano sempre più, anche per un semplice gesto di affetto a Francesco che volevano testimoniare con la loro presenza lì in questo momento.

Il Papa piegato nel fisico ha intenerito come Giovanni Paolo II anche chi non lo amava

Papa Bergoglio è stato molto amato, ma anche molto avversato dai cattolici della tradizione, e poco sopportato da chi non apprezzava le sue aperture su temi divisivi (dall’immigrazione, all’accoglienza verso chiunque si senta diverso). Ma come raccontavano alcuni in piazza davanti ai microfoni di Open, molti di quei contrasti e divisioni che c’erano si sono spente in queste ultime settimane di sofferenza. Quel Papa minato nel fisico e quasi impossibilitato a parlare e comunicare è sembrato umanamente più vicino anche a chi si sentiva lontano da lui. È successo così anche con l’agonia finale di Giovanni Paolo II, le immagini di lui immobile e piegato nel fisico ad assistere in video all’ultima via Crucis, il tentativo di dare una benedizione dalla finestra di San Pietro con la voce che non usciva più. Un Papa piegato nel fisico eppure con una forza spirituale che cercava di superare quella fragilità ha commosso e intenerito tutti, allora come oggi. E Roma nel lunedì di Pasquetta era lì in piazza per mostrarne un segno.

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