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Da «aspettati un pugno» allo schiaffo alla cinese: tutte le volte in cui Papa Francesco ha perso la pazienza – I video

21 Aprile 2025 - 11:15 Bruno Gaetani
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Nei suoi dodici anni di pontificato, anche a Bergoglio è capitato di essere oggetto critiche per alcuni comportamenti avuti con i fedeli

Papa Francesco ha cessato di vivere questa mattina alle 7.35. Nei numerosissimi messaggi di cordoglio spuntati sui social poco dopo la diffusione della notizia, la maggior parte si concentra sulle straordinarie doti umane e di empatia dimostrate da Bergoglio nei suoi dodici anni di pontificato. Ursula von der Leyen ha ricordato «la sua umiltà e il suo amore così puro per i meno fortunati», Roberta Metsola ha citato «il suo amore per la vita, la speranza nella pace, la compassione per l’uguaglianza e la giustizia sociale», Giorgia Meloni si è detta fortunata di aver avuto «il privilegio di godere della sua amicizia, dei suoi consigli e dei suoi insegnamenti». Ma Papa Francesco era pur sempre un essere umano. E, al pari di chiunque altro, anche a lui è capitato – seppur poche volte – di perdere la pazienza.

Lo schiaffo alla cinese in piazza San Pietro

Uno degli episodi più discussi risale al 31 dicembre 2019. Mentre Papa Francesco salutava i fedeli in piazza San Pietro, una donna gli afferrò con forza il braccio e lui reagì visibilmente infastidito: prima liberandosi della presa con uno schiaffo sulla mano della donna e poi con un’espressione di profondo rimprovero e disappunto. Il video fece subito il giro del mondo, perché immortalava il Pontefice in un atteggiamento decisamente insolito per il ruolo che ricopriva. Il giorno successivo, Papa Francesco chiese pubblicamente scusa per l’accaduto: «Tante volte perdiamo la pazienza, anche io. Chiedo scusa per il cattivo esempio di ieri».

«Se uno offende mia madre gli tiro un pugno»

Nel 2015, durante un volo verso le Filippine, Papa Francesco si trovava in aereo a parlare con alcuni giornalisti. Pochi giorni prima, in Francia si era verificato un attentato terroristico contro la redazione di Charlie Hebdo e il Pontefice fu interrogato sulla libertà di espressione e i suoi limiti. Nell’articolare la sua risposta, Bergoglio usò una metafora che fece molto discutere: «Se il mio grande amico, il dottor Gasbarri, dice una parolaccia contro mia madre, si aspetti un pugno. È normale». L’intenzione, chiaramente, non era legittimare la violenza ma ricordare che la libertà di espressione non deve mai degenerare nell’insulto gratuito o nella provocazione. In ogni caso, la frase fu molto criticata.

L’insofferenza per i fedeli che baciano l’anello

Nel 2019, durante un incontro a Loreto, Papa Francesco si mostrò piuttosto insofferente nei confronti di alcuni fedeli che cercavano di baciargli l’anello papale. In alcuni video circolati rapidamente online si vedeva il Pontefice ritirare velocemente la mano ogni volta che qualcuno provava a baciargliela. Il Vaticano spiegò poi che il suo comportamento era dovuto a motivi igienici, per evitare contagi.

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