Il Segretario alla Difesa di Trump ha condiviso in chat i piani per gli attacchi in Yemen anche con la moglie e il fratello


Il Segretario alla Difesa Usa Pete Hegseth ha condiviso su Signal i dettagli di un attacco contro gli Houthi nello Yemen anche con la moglie, il fratello e il suo avvocato. Hegseth era finito nelle polemiche per la chat top secret sullo stesso argomento finita in un gruppo di discussione in cui era presente anche il direttore di The Atlantic Jeffrey Goldberg. Nell’occasione proprio Hegseth aveva attaccato Goldberg mentre il consigliere di Trump Mike Waltz aveva ammesso le sue responsabilità soltanto giorni dopo. Il nuovo caso arriva proprio mentre Hegseth era al centro di una storia di fughe di notizie dal Pentagono che era costata il posto ad alcuni funzionari.
La seconda chat di Hegseth su Signal
Nella seconda chat Hegseth ha condiviso dettagli dell’attacco simili a quelli rivelati il mese scorso da The Atlantic. A confermare la vicenda a Reuters un funzionario a conoscenza della vicenda. Parlando sotto la condizione dell’anonimato, ha detto che la seconda chat riguardava una dozzina di persone ed è stata creata per discutere di questioni amministrative. La chat includeva i dettagli del programma di attacchi aerei nei confronti dello Yemen. La moglie di Hegseth, Jennifer, ex producer di Fox News, ha partecipato a incontri delicati con controparti militari straniere, secondo le immagini pubblicate dal Pentagono. Tra cui sicuramente uno con i rappresentanti del Regno Unito. Il fratello di Hegseth ha rapporti con il Dipartimento di Sicurezza Interna presso il Pentagono.
Gli orari di volo
In questa nuova inchiesta il New York Times spiega che le informazioni diffuse da Hegseth «includevano gli orari di volo degli F/A-18 Hornet che prendevano di mira gli Houthi nello Yemen». E che, a differenza della fuga di notizie accidentale in cui il giornalista Goldberg è stato erroneamente incluso nel gruppo, questa chat di gruppo è stata creata volontariamente da Hegseth. La Cnn spiega che se il fratello di Hegseth, Phil, e il suo avvocato Tim Parlatore, hanno entrambi un lavoro presso il Dipartimento della Difesa. La moglie Jennifer – giornalista ed ex producer di Fox News – no. Ma nonostante ciò, Hegseth, durante l’inizio del suo mandato l’ha regolarmente inclusa negli incontri con i leader stranieri. Generando polemiche e discussioni sull’opportunità della sua presenza.
La smentita
Il portavoce del Pentagono Sean Parnell ha affermato che i media stavano «prendendo sul serio le lamentele di ex dipendenti scontenti come uniche fonti per il loro articolo. I media che odiano Trump continuano a essere ossessionati dall’idea di distruggere chiunque sia impegnato nell’agenda del Presidente Trump. Abbiamo già ottenuto così tanto per gli americani e non faremo mai marcia indietro», ha scritto Parnell in una dichiarazione su X. La portavoce della Casa Bianca, Anna Kelly, ha affermato che «i ‘leak’ recentemente licenziati continuano a travisare la verità. Lo fanno per placare il loro ego distrutto e minare l’agenda del Presidente».
Dimissioni
I parlamentari democratici continuano a chiedere le dimissioni di Hegseth. «Ha messo a rischio delle vite ma Trump è ancora troppo debole per licenziarlo», ha scritto il leader della minoranza al Senato Chuck Schumer. La senatrice Tammy Duckworth, veterana della guerra in Iraq che ha subito gravi ferite in combattimento nel 2004, ha affermato che Hegseth deve dimettersi. Un funzionario statunitense al Pentagono si è chiesto come Hegseth possa mantenere il suo incarico dopo le ultime notizie. Pochi giorni fa Dan Caldwell, uno dei principali consiglieri del Segretario, è stato scortato fuori dal Pentagono dopo essere stato identificato durante un’indagine sulle fughe di notizie al Dipartimento della Difesa.
Lo staff
«Siamo incredibilmente delusi dal modo in cui si è concluso il nostro servizio al Dipartimento della Difesa», ha scritto Caldwell su X sabato. «Funzionari del Pentagono anonimi hanno diffamato la nostra reputazione con attacchi infondati mentre ce ne andavamo». Dopo le dimissioni di Caldwell, i funzionari di grado inferiore Darin Selnick, di recente diventato vice capo dello staff di Hegseth, e Colin Carroll, capo dello staff del vicesegretario alla Difesa Steve Feinberg, sono stati messi in congedo amministrativo e licenziati.