Il dolore nell’astigiano, tra i cugini di Papa Francesco. La 94enne Carla: «L’ho sentito in settimana, è dura parlare»


C’è dolore anche a Tigliole, nell’astigiano, dove vivono Delia e Franco, parenti di Papa Francesco, scomparso stamane. Anche da loro il Pontefice si era recato in visita nel novembre del 2022 dopo essere stato a festeggiare a Portacomaro i 90 anni della cugina Carla. «Ci ha informati un nostro amico prete e può immaginare cosa si prova quando manca una cara persona», sottolineano raggiunti al telefono dall’Adnkronos. «L’ultima volta che lo abbiamo sentito è stato in occasione del Natale, poi non abbiamo più voluto disturbarlo, però pensavamo di chiamarlo fra qualche giorno in occasione di San Giorgio per fargli gli auguri perché per noi è sempre stato Giorgio e invece purtroppo non c’è più», concludono sottolineando «non lo dimenticheremo mai perché un Papa così, con tutto il rispetto per gli altri Papa, aveva qualcosa in più». Ed è proprio la cugina Carla Rabezzana, di 94 anni a ricordarlo tra le lacrime. «È difficile parlare, l’ho sentito in settimana, ho tantissimi bei ricordi», spiega all’Ansa. «L’ho sentito in questi giorni – riesce a dire – e gli ho raccontato che mi sono rotta un piede e lui mi ha detto ‘meno male che non ti sei rotta la testa’».
Le origini italiane del papà di Bergoglio, a Portacomaro
A Portacomaro, piccolo centro a poco più di una decina di chilometri a nord-est di Asti, che ha dato i natali agli avi del Papa, le bandiere sono a mezz’asta. Ci ha pensato il vicesindaco, Davide Goia, che le ha abbassate lui stesso. Le campane in paese suonano a morto e il parroco, don Luigino Trinchero, ha appena celebrato la messa. «L’ho saputo cinque minuti prima – racconta -. È arrivato un parrocchiano in lacrime, che me l’ha detto. Ho invitato i fedeli a pregare per il Papa. L’ho detto io alla gente, durante la celebrazione: in chiesa c’è stato sgomento e smarrimento». Per strada la situazione è analoga: c’è un’aria triste, cupa. L’hanno saputo tutti da poco. «L’abbiamo visto solo ieri dare la benedizione della Pasqua e fare il giro in jeep tra la gente in piazza San Pietro. Non avremmo mai pensato che se ne sarebbe andato oggi». Da quel piccolo paesi i nonni del Pontefice assieme al suo papà deciso di emigrare alla volta dell’Argentina.