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Cinque giorni di lutto nazionale (più di Wojtyla), Ciciliano gestirà l’afflusso di fedeli. Cosa ha deciso il governo per salutare Francesco

22 Aprile 2025 - 13:04 Sofia Spagnoli
papa francesco giorgia meloni
papa francesco giorgia meloni
Da oggi e fino ai funerali di sabato il lutto nazionale. Musumeci: «Cinque giorni decisione di Meloni che abbiamo condiviso». 25 aprile sì ma «con sobrietà»

Anche la politica si stringe attorno alla morte di Papa Francesco. Da ieri le bandiere sui palazzi pubblici sono a mezz’asta e a Palazzo Chigi si è appena concluso il Consiglio dei ministri (Cdm) straordinario indetto ieri in quattro e quattr’otto dalla premier Giorgia Meloni per definire le giornate in cui proclamare il lutto nazionale. L’Esecutivo ha stabilito che il lutto sarà osservato per cinque giorni, da oggi, 22 aprile a sabato 26 aprile, data in cui si terrà il funerale del “Papa degli ultimi” alle ore 10.00, sul sagrato della basilica di San Pietro. Durante la riunione è stato esaminato il decreto legge che affida a Fabio Ciciliano, capo della Protezione Civile e già commissario straordinario a Caivano, la gestione dell’afflusso di fedeli atteso a Roma per le esequie del Pontefice. Il provvedimento comprende anche l’organizzazione della cerimonia di inizio del ministero del nuovo Papa. All’ordine del giorno figurava inoltre un decreto legge con disposizioni urgenti in materia di acconti Irpef dovuti per il 2025, che è riuscito a risolvere il problema dello scaglione che rischiava di pagare parecchio di più dell’anno scorso: “L’intervento si è reso necessario per correggere un difetto di coordinamento tra il decreto legislativo del 2023, attuativo della delega fiscale, che prevedeva per il solo 2024 la riduzione delle aliquote Irpef da 4 a 3 e la legge di bilancio 2025 che ha reso strutturale la predetta riduzione di aliquote”, ha spiegato Maurizio Leo.

I fedeli in arrivo per il funerale

La Capitale si prepara così ad accogliere i fedeli che si uniranno al funerale del Pontefice e che andranno a sommarsi a tutti i pellegrini già in visita a Roma per il Giubileo: il precedente che potrebbe essere più simile per presenze risale a vent’anni fa, quando ci fu il funerale di Giovanni Paolo II. Hanno già confermato la loro partecipazione anche numerosi leader internazionali, tra cui Donald Trump e la first lady Melania, Emmanuel Macron e Volodymyr Zelensky. Per avere dati certi sul numero di fedeli che arriveranno nella Capitale per l’ultimo saluto a Papa Francesco, la Protezione civile ha chiesto ad Anas, Ferrovie dello Stato ed Enac di monitorare eventuali picchi di prenotazioni nei giorni delle esequie, al fine di ottenere un quadro più preciso sulla mobilità nazionale «Al momento si registra un aumento delle prenotazioni, ma si tratta di dati ancora poco indicativi», fanno sapere dalla Protezione civile ad Open.

Di cosa si occuperà Ciciliano?

Ma a Cicliano non spetterà né la gestione dei funerali, che resta di competenza della Santa Sede, né l’accoglienza dei pellegrini. Il suo ruolo sarà quello di coordinare il flusso di fedeli, gestendo, tra le cose, l’organizzazione delle file attorno a piazza San Pietro. Tra le sue responsabilità rientrano anche diversi servizi e sottoservizi logistici, come l’accessibilità alla rete. La Protezione civile, in collaborazione con le principali compagnie telefoniche, sta infatti lavorando per potenziare la copertura del segnale nella zona di San Pietro, al fine di evitare il sovraccarico delle reti causato dal grande afflusso di persone atteso.

I cinque giorni

Alla conclusione del Cdm, Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile ha spiegato che la scelta di proclamare cinque giorni di lutto nazionale e non tre come era accaduto per Wojtyla è stata presa direttamente da Meloni: «Mi sembra una domanda alla quale io non posso rispondere. Sono scelte del presidente del Consiglio che tutti abbiamo condiviso». Tra le sospensioni per il lutto rientra anche quella del campionato di Serie A che non giocherà le partite di sabato. Le celebrazioni per il 25 aprile, che quest’anno avrebbero dovuto essere particolarmente significative in occasione degli 80 anni dalla Liberazione saranno invece svolte “con sobrietà”, ha chiarito Musumeci.

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