L’offerta finale di Trump a Zelensky per la pace con Putin: Crimea alla Russia e riconoscimento sulle aree occupate


Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si aspetta una risposta dall’Ucraina. La vuole sul possibile accordo di pace con la Russia che include il riconoscimento della Crimea come appannaggio di Mosca. E il riconoscimento non ufficiale del controllo russo su quasi tutte le aree occupate dall’invasione del 2022. Il media Axios cita fonti a conoscenza della proposta: un documento di una pagina presentato dagli Usa ai funzionari ucraini a Parigi la settimana scorsa. Descritto come «l’offerta finale del presidente». La Casa Bianca dice che è pronta ad abbandonare la mediazione se le parti non raggiungeranno un accordo a breve.
Il cessate il fuoco
La Russia quindi sarebbe disposta a rinunciare alle sue rivendicazioni sulle parti dell’Ucraina che non occupa. Lo scrive il Guardian, spiegando che l’accordo includerebbe però il riconoscimento dell’annessione della Crimea nel 2014, sebbene il presidente ucraino Volodymyr Zelensky abbia affermato che la Casa Bianca non ha mai condiviso con lui alcuna proposta del genere e che il suo paese non può approvarla. Il piano stipulato da Mosca e Washington prevede un cessate il fuoco lungo le attuali linee del fronte, una volta ritirata la richiesta territoriale di Mosca. Gli incontri a Londra si svolgono in un clima di scetticismo europeo sulla reale volontà del leader russo di porre fine alla guerra, rafforzato dagli eventi del fine settimana di Pasqua, quando l’Ucraina ha segnalato migliaia di violazioni della breve tregua annunciata dal presidente russo Vladimir Putin.
L’accordo di pace
Secondo il Financial Times Putin ha avanzato questa proposta durante un incontro a San Pietroburgo all’inizio di aprile con l’inviato americano Steve Witkoff. Per la Russia cessare le ostilità e congelare il fronte significherebbe rinunciare alla pretesa di prendere il controllo delle intere regioni di Donetsk, Lugansk, Cherson e Zaporizhia, di cui già occupa ampie zone. Secondo fonti citate dal quotidiano britannico il presidente russo sarebbe pronto a fare questa concessione se gli Stati Uniti acconsentissero alle sue principali richieste. Tra queste, ovviamente, l’esclusione permanente dell’Ucraina alla NATO. E a quanto pare sarà difficile ottenere un risultato: il segretario di Stato Usa Marco Rubio ha annunciato che non sarà a Londra per i negoziati. A causa di una dichiarazione di Zelensky di poche ore fa, in cui il presidente ucraino diceva di non voler lasciare la Crimea ai russi.