L’annuncio di Trump: «Ho un accordo con Putin sulla pace in Ucraina». Ma la Russia bombarda Kiev


Il presidente Donald Trump dice che gli Usa hanno un accordo con la Russia sulla guerra in Ucraina. E che potrebbe vedere Vladimir Putin molto presto. Ovvero subito dopo il suo viaggio in Medio Oriente, previsto tra il 13 e il 16 maggio. Ma spiega anche che ora deve ottenere il via libera del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Penso di aver raggiunto un accordo con la Russia. Dobbiamo raggiungere un accordo con Zelensky … ma finora è stato più difficile». Anche se il presidente non ne ha parlato, il problema oggi è la Crimea. Nel piano di pace proposto da Mosca deve essere riconosciuta come russa. Ma Kiev ha già respinto ogni possibilità in tal senso.
L’Ucraina
«Pensavo che fosse più facile trattare con Zelensky. Finora è stato più difficile», ha detto Trump ai giornalisti durante un incontro nello Studio Ovale della Casa Bianca. Il segretario di Stato Marco Rubio nei giorni scorsi ha detto che senza un accordo gli Stati Uniti avrebbero potuto abbandonare i colloqui di pace. «Penso che la Russia sia pronta e molti hanno detto che la Russia voleva impegnarsi fino in fondo», ha spiegato il tycoon. Poi, riferendosi all’accordo con gli ucraini: «Spero che lo facciano, perché cerco di risparmiare e, sapete, abbiamo speso un sacco di soldi, ma si tratta di grande umanità». Parlando della Crimea riconosciuta de jure come territorio russo, Trump ha evitato la domanda. Dicendo di non avere favoriti tra Russia e Ucraina e di volere solo la fine della guerra.
L’accordo
Poche ore prima, la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, aveva dichiarato ai giornalisti che Trump era «frustrato» dal ritmo dei colloqui e che Zelensky «sembra muoversi nella direzione sbagliata». Parlando con i giornalisti in India, il vicepresidente JD Vance ha affermato che la proposta prevede il congelamento dei confini territoriali «a un livello simile a quello attuale». E un «accordo diplomatico a lungo termine che, si spera, porti a una pace duratura. L’unico modo per fermare davvero le uccisioni è che gli eserciti depongano le armi e congelino la situazione», ha affermato. Il 24 aprile Zelensky ha ribadito che l’Ucraina non cederà mai la Crimea alla Russia, che ha preso il controllo della penisola nel 2014 con una mossa condannata a livello internazionale. «Non c’è niente di cui parlare. Questo è contro la nostra Costituzione», ha affermato.
Zelensky e la Crimea
Il presidente ucraino ha scritto in un post su X che spera che i colloqui di Londra siano parte di un percorso che possa portare alla pace. Ma ha anche ribadito che l’Ucraina rispetterà la sua Costituzione. E che gli Usa «agiranno in linea con le sue forti decisioni». Allegando al suo post una dichiarazione di Mike Pompeo, allora segretario di Stato di Trump, che risale al 2018: «Gli Stati Uniti respingono il tentativo di annessione della Crimea da parte della Russia e si impegnano a mantenere questa politica fino al ripristino dell’integrità territoriale dell’Ucraina».
L’attacco a Kiev
Intanto nella notte la Russia ha bombardato Kiev e Kharkiv. Il sindaco della capitale ucraina Vitali Klitschko ha detto che l’attacco ha provocato nove morti e 63 feriti tra cui sei bambini e una donna incinta, mentre 38 persone sono state ricoverate in ospedale. La città di Kharkiv è stata invece colpita da sette missili, secondo il sindaco Igor Terekhov: poco dopo il primo cittadino ha avvertito che «continua un massiccio attacco di droni contro la città» e invitato i residenti a «stare attenti!».