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Embrioni congelati, l’annuncio della ministra Roccella: «Una legge per adottarli». Cosa cambia

24 Aprile 2025 - 09:58 Ugo Milano
«Non sarà una donazione di cellule o tessuti, ma un’adozione a tutti gli effetti»

Entro poche settimane, forse addirittura prima, l’Italia potrebbe dotarsi di una legge che affronta uno dei temi più dibattuti della bioetica contemporanea: l’adozione degli embrioni crioconservati. Ad annunciarlo è la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, che in collaborazione con i colleghi della Salute e della Giustizia, Orazio Schillaci e Carlo Nordio, sta lavorando al testo normativo destinato a dare una soluzione al tema degli embrioni fermi nei centri di procreazione medicalmente assistita (Pma). «Non sarà una donazione di cellule o tessuti, ma un’adozione a tutti gli effetti», spiega Roccella in un’intervista a Patrizia Reitter de La Verità. L’idea di rispettare la vita, dal momento stesso del concepimento, è la premessa da cui intende partire il provvedimento. «Non esiste un criterio di morte per gli embrioni conservati, se sono conservati bene possono restare congelati per tutto il tempo del mondo. Una sospensione terribile», commenta la ministra.

La responsabilità genitoriale

Dal 2009, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale che ha eliminato il limite di tre embrioni conservabili per coppia, il numero di embrioni congelati è aumentato: 34.490 nel 2015, 61.212 nel 2021 e 63.401 nel 2022. Ad oggi è difficile stabilire con certezza quanti embrioni si trovano nei 333 centri Pma sparsi sul territorio nazionale e, soprattutto, quanti siano stati eliminati nel silenzio per via dei costi di mantenimento nell’azoto liquido. La legge 40 del 2004 vieta, però, la soppressione e la donazione degli embrioni. La proposta di adozione del governo inizia a profilarsi quindi come una via per «dare alle coppie e agli embrioni una possibilità di vita», spiega la ministra, riprendendo un’idea già formulata nel 2005 da Carlo Casini, fondatore del Movimento per la Vita. Il concetto di «Adozione per la nascita» (Apn) mira infatti a riconoscere il diritto alla vita degli embrioni in stato di abbandono, consentendo alle coppie di farsi carico di una nuova genitorialità. «Gli embrioni si potranno adottare, con assunzione di responsabilità genitoriale», precisa la ministra.

La missione del Papa affidata al suo medico sulla Pma

Sul tema è intervenuto anche Vittorio Alfieri, il medico di Papa Francesco, che ha rivelato di aver ricevuto dal Pontefice un mandato preciso: «A gennaio mi ha detto che dovevamo occuparci degli embrioni abbandonati. È stato netto: “Sono vita, non possiamo consentire che siano utilizzati per la sperimentazione oppure che vadano persi. Sarebbe omicidio”». Alfieri ha riferito di aver iniziato a valutare, «anche con il ministero della Salute, tra le varie opzioni, il modo per concederli in adozione», ma il tempo non ha permesso al Papa di rendere esecutiva la sua decisione. «Il mio impegno adesso sarà, se ci saranno le condizioni, realizzare questo suo desiderio», ha aggiunto.

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