Funerali di Papa Francesco, ecco il testo integrale del libretto della cerimonia


«Fratelli e sorelle carissimi, affidiamo alla soavissima misericordia di Dio l’anima del nostro Papa Francesco, Vescovo della Chiesa cattolica, che confermò i fratelli nella fede della risurrezione». Inizia così l’Ultima commendatio e valedictio: l’inizio della parte conclusiva delle esequie di Papa Francesco, che si tengono a partire dalle 10 di mattina di sabato 26 aprile. Una cerimonia con un rito tutto nuovo a causa alla esplicita richiesta del pontefice di semplificare il precedente Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, che era rimasto alla versione approvata da Giovanni Paolo II nel 1998. È possibile seguire la liturgia tramite il libretto apposito in pdf, già diffuso dal Vaticano.
Chi celebra il funerale di Papa Francesco
A celebrare le esequie sarà il decano del Collegio cardinalizio, il cardinale Giovanni Battista Re. È sempre lui, pur con il peso dei suoi 91 anni, a presiedere le congregazioni generali dei porporati e sarà lui a convocarli, tra il 5 e il 10 maggio, nella Cappella Sistina per l’inizio del Conclave.
Cosa cambia nelle procedure funerarie
La semplificazione del testo e della tradizione funeraria pontificia, ordinata da Papa Francesco, ha sfrondato non di poco le procedure. In primo luogo, come già avvenuto, il riconoscimento ufficiale della morte è avvenuto in una cappella privata, non nella camera da letto del defunto. E la salma, esposta in questi giorni all’interno della Basilica di San Pietro, è stata lasciata all’interno di una semplice bara, a differenza dell’alto cataletto previsto dalla liturgia precedente. Al termine delle esequie, poi, il corpo di Papa Francesco non sarà inserito nel classico trittico di feretri sovrapposti di legno (cipresso, piombo e rovere) ma giacerà all’interno di un’unica bara, con una cazza di zinco all’interno.
La semplificazione liturgica e la tumulazione
Interventi significativi sono anche stati fatti sul testo effettivo della liturgia, «eliminando o rivedendo diversi elementi rituali difficili da coordinare o ritenuti ormai inadeguati». In primo luogo i titoli pontifici, limitati nelle premesse a Pontifex Romanus e a Papa, Episcopus e Pastor. Snellite anche le letture di accompagnamento e le disposizioni per i novendiali, le celebrazioni in suffragio del papa defunto nei nove giorni successivi al funerale. Un po’ sulla stessa falsariga del testamento firmato da Bergoglio, in cui il pontefice ha chiesto di essere tumulato nella basilica di Santa Maria Maggiore «nella terra; semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus».