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La madre di Mark Samson ha nascosto il telefono di Ilaria Sula. Il terrore dopo l’arrivo della polizia: la stagnola e il nascondiglio in casa sua

24 Aprile 2025 - 17:25 Ugo Milano
Mark Samson e la madre
Mark Samson e la madre
Sarebbe stato il 23enne reo confesso a confidare ai suoi legali il nascondiglio, Glielo aveva rivelato la madre pochi minuti prima che il giovane fosse portato in Questura

Prima ha aiutato il figlio Mark Samson a ripulire il sangue della giovane Ilaria Sula, studentessa 22enne ex fidanzata del giovane. Poi ha preso il cellulare – con cover rossa e accuratamente avvolto in un foglio di carta stagnola – e lo ha nascosto sotto il suo materasso, mentre alla porta gli agenti delle forze dell’ordine stavano bussando. Sarebbe stata proprio Nors Man Lapaz, madre del 23enne reo confesso dell’omicidio e indagato in concorso con la madre per occultamento di cadavere, a far sparire lo smartphone della ragazza di Terni. Quello stesso dispositivo da cui, per giorni, Mark Samson aveva tentato di depistare le indagini comunicando con le amiche e sui social media. E che, in un primo momento, aveva confessato di aver gettato in un tombino non lontano dal suo appartamento di via Homs a Roma, dove è avvenuto il delitto.

Il racconto di Samson ai legali e il dubbio della premeditazione

Il ritrovamento del cellulare, di cui è stata già disposta una copia forense per poterlo analizzare, è stato reso possibile dallo stesso Mark Samson, che ha fornito indicazioni precise ai suoi avvocati Fabrizio Gallo e Alessandro Pillitu. Il luogo dove lo aveva nascosto glielo aveva rivelato la madre pochi istanti prima che il 23enne venisse preso e condotto in Questura. Il ritrovamento dello smartphone complica non di poco la posizione di Nosr Man Lapaz e, al contempo, fornisce agli inquirenti la possibilità di comprendere con maggiore precisione come si sia mosso Mark Samson tra il 25 e il 26 marzo. Forse – elemento che potrebbe pesare per il possibile riconoscimento dell’aggravante della premeditazione – definendo una volta per tutte se Ilaria Sula si sia recata in via Homs dietro a invito del 23enne. Prima che lui la uccidesse con tre coltellate al collo e ne facesse precipitare il corpo, all’interno di un trolley, giù da un dirupo a Capranico Prenestina.

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