«Ma questi chi li ha invitati?», il murales di Laika su Papa Francesco con la lista degli «sgraditi» ai funerali


Laika, la street artist di cui non si conosce l’identità ma nota per le sue opere di impegno civile, ha dato il suo contributo sulla morte di Papa Francesco con un nuovo murale, comparso nella notte tra il 23 e il 24 aprile in via Nicolò Piccolomini, a due passi dal Vaticano. L’opera si intitola «Gli invitati» e ritrae il pontefice defunto in Paradiso, aureola sul capo e sguardo contrariato, intento a leggere la lista di partecipanti al suo funerale previsto per sabato 26 aprile, che si preannuncia affollatissimo.
Gli invitati «sgraditi» al funerale di Papa Francesco
La lista che Bergoglio tiene in mano nel murales contiene i nomi che, secondo l’artista, rappresentano tutto ciò contro cui il pontefice ha sempre preso posizione: Donald Trump, con la sua politica migratoria segnata da deportazioni; il controverso presidente argentino Javier Milei, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, criticata per sostenere il riarmo europeo, il vicepremier Matteo Salvini e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

L’artista: «Non li avrebbe voluti, era attento ai diritti»
Laika, in un post sui social, spiega perché abbia scelto di ritrarre proprio Bergoglio, nonostante la sua distanza dalla Chiesa, soprattutto per quanto riguarda i diritti civili. Eppure, ammette, non si può ignorare il valore del messaggio di questo Papa: «Attento ai migranti, al massacro dei palestinesi a Gaza e contrario al riarmo, in nome di una pace senza armi». Secondo lei, se avesse potuto scegliere, Francesco quei nomi li avrebbe probabilmente cancellati dalla lista. Le esequie che si terranno sabato saranno, a suo avviso, una «sfilata di ipocrisia». L’artista chiude il post con una stoccata alle indicazioni del governo sul lutto nazionale indetto per 5 giorni: «Detto ciò… Torno sui muri per celebrare “con sobrietà” gli 80 anni della Liberazione».