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Andrea Vianello lascia la Rai, giornalisti del Tg3 sul piede di guerra: «Fatto fuori per motivi politici». La carriera, la rottura e l’addio

25 Aprile 2025 - 15:13 Alba Romano
Andrea Vianello Rai
Andrea Vianello Rai
L'ex direttore di Rai 3, Rai News 24 e Radio 1 parla di «accordo consensuale» con l'azienda. Ma per il Cdr del Tg3 la Rai è ormai preda di una «deriva ideologica»

Il giornalista Andrea Vianello, noto conduttore e già direttore di Rai 3, Rai News 24 e Radio 1, ha annunciato oggi il suo addio alla Rai. «Dopo 35 anni di vita, notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze incredibili, ho deciso di lasciare la “mia” Rai. Accordo consensuale. Ringrazio amici e colleghi, è stato un onore e una magnifica cavalcata. Porterò sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico», ha scritto sul suo profilo X il giornalista romano. Nessuna polemica aperta dunque, tono anzi diplomatico e insistenza sull’accordo «consensuale» sulla sua uscita di scena. Eppure secondo i giornalisti del Tg3 dietro la rottura ci sarebbero eccome dissidi tra Vianello e la tv di Stato, e di natura tutta politica. «Il Cdr del Tg3 apprende con rammarico e preoccupazione che anche Andrea Vianello è stato messo nelle condizioni di dover lasciare la Rai», scrive in una nota il Comitato di redazione della testata Rai, secondo il quale l’ex conduttore di Mi Manda Rai 3 «è l’ennesimo collega di grande livello che viene messo ai margini dall’azienda per motivi che non possiamo non definire politici, in un progressivo svuotamento di identità e professionalità. Auspichiamo che questa emorragia si arresti e che attraverso la valorizzazione di colleghi interni la Rai, e in particolare la nostra rete Rai3, possa recuperare la sua centralità nel panorama informativo e culturale nazionale, senza restare vittima di derive ideologiche che impoveriscono soltanto l’offerta per i cittadini che pagano il canone», conclude il Cdr del Tg3.

La carriera Rai di Andrea Vianello

Nato a Roma il 25 aprile 1961, Andrea Vianello entra in Rai nel 1990 dopo diversi anni di collaborazioni con quotidiani e riviste. Cronista prima al Gr1 con Livio Zanetti, poi al Giornale Radio Unificato, segue come inviato tanti fatti di cronaca, dalle stragi di Capaci e via D’Amelio al rapimento di Faruk Kassam. Dal 1998 al 2002, sotto la direzione di Paolo Ruffini, cura e conduce Radio anch’io, poi approda in tv con Tele anch’io su Rai2. Su Rai3, dal 2001 al 2003, è autore e conduttore di Enigma e dal 2004 al 2010 conduce Mi manda Rai3. Vianello arriva nel 2012 alla direzione di Rai3 direttamente dalla conduzione di Agorà, spazio informativo del mattino della rete al quale era approdato nel settembre 2010 dopo l’esperienza di Mi manda Rai3. Nel gennaio 2020 pubblica il libro Ogni parola che sapevo, raccontando la vicenda di salute che lo ha visto coinvolto il 2 febbraio 2019, colpito da una ischemia cerebrale che gli ha tolto temporaneamente la capacità del linguaggio, recuperato dopo lunghe terapie riabilitative. Nel luglio 2020 viene nominato alla direzione di Rai News 24, l’anno successivo approda alla direzione di Rai Radio 1, Rai Radio 1 Sport, del Giornale Radio Rai e di Rai Gr Parlamento. Nel 2023 viene nominato alla direzione generale di San Marino RTV ma si dimette dopo soli dieci mesi dalla nomina. Era al momento in attesa di collocazione e si era parlato di una sua possibile nomina alla direzione di Radio Tre.

Foto di copertina: ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

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