Donald Trump lancia sul suo store i gadget per le presidenziali del 2028. Ma la Costituzione americana vieta il terzo mandato


Cappellini, t-shirt, gadget di vario tipo con il logo «Trump 2028: Rewrite the Rules» (riscrivi le regole, ndr) sono apparsi questa notte all’interno dello store online del presidente americano. Un altro chiaro segnale della volontà di The Donald di ripresentarsi per un terzo mandato, nonostante per la Costituzione americana sia vietato. Il 22esimo emendamento proibisce, infatti, a chiunque sia stato in carica due volte di essere eletto nuovamente come presidente degli Stati Uniti. Una misura aggiunta alla Carta nel 1947, ed entrata in vigore quattro anni dopo, per evitare quello che era accaduto con il presidente Roosevelt, eletto per ben quattro volte di seguito e morto pochi mesi dopo l’inizio del suo quarto mandato nel 1945. Secondo la legge Usa, modificare la Costituzione richiederebbe l’approvazione dei due terzi dei membri del Senato e della Camera dei rappresentati, oltre al consenso di tre quarti dei governi statali del Paese. Le possibilità che questo scenario si realizzi sono piuttosto esigue.
Le presidenziali del 2028 e il costante calo di popolarità
Tuttavia, Il tycoon – già in carica dal 2017 al 2021 – ha affermato recentemente di «non scherzare» riguardo a un eventuale terzo mandato, sostenendo che esistono «metodi per renderlo possibile». Secondo analisti e media, Trump insisterebbe sul tris per distrarre l’opinione pubblica dal caos generato da molti suoi provvedimenti ma anche per congelare la discesa in campo dei futuri candidati. Anche sui social un account collegato a Trump ha condiviso giovedì 24 aprile una fotografia di suo figlio Eric, terzogenito del tycoon, che indossa il cappellino. Elon Musk ha persino alzato l’asticella, pubblicando la foto di un cappellino con la scritta: «Trump 2032». Ma mentre cerca di proiettare la sua ombra sino al gennaio 2033, il presidente 78enne deve fare i conti, oltre che con l’età, anche con un costante calo di popolarità a pochi giorni dal centesimo giorno dal suo insediamento. Secondo una media dei sondaggi fatta dal New York Times, il suo tasso di approvazione è sceso al 45%, in calo rispetto al 52% registrato una settimana dopo il giuramento. È il secondo dato più basso dalla fine della Seconda guerra mondiale. Il precedente record è sempre suo: nel 2017, dopo i primi tre mesi, era crollato al 41%.
April 25, 2025