Gaza, il grido d’allarme dell’Onu: «Scorte di cibo esaurite, la gente non sa più come fare»


Il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite ha annunciato oggi di aver esaurito tutte le sue scorte alimentari nella Striscia di Gaza, verso cui Israele ha bloccato l’ingresso di tutti gli aiuti umanitari dallo scorso 2 marzo. «Oggi il World Food Programme ha consegnato le sue ultime scorte alimentari rimanenti alle cucine calde nella Striscia di Gaza. Si prevede che queste cucine esauriranno completamente il cibo nei prossimi giorni», ha dichiarato l’agenzia Onu in una nota. La situazione nella Striscia di Gaza, dove l’offensiva israeliana è ripresa dal mese scorso dopo la rottura del cessate il fuoco, è disperata, sottolinea il Wfp. «La gente non sa più come fare a sopravvivere, e i fragili benefici del breve cessate il fuoco sono già andati perduti. Senza un’azione urgente per aprire i confini e far entrare aiuti e beni, l’assistenza cruciale del Wpf potrebbe essere costretta al termine», avverte l’agenzia Onu, chiedendo a tutte le parti di «care priorità alle esigenze dei civili, lasciar entrare gli aiuti a Gaza immediatamente e rispettare i loro obblighi ai sensi del diritto internazionale umanitario».
April 25, 2025
Il bilancio delle vittime dall’inizio della guerra
Secondo il ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, il numero dei morti dal 7 ottobre 2023 nella Striscia di Gaza è salito a 51.439, mente quello dei feriti a 117.416, come riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Nelle ultime 24 ore sono stati portati negli ospedali i corpi di 84 palestinesi uccisi, inclusi sei corpi recuperati dalle macerie, scrive la stessa fonte, sottolineando inoltre che almeno 10mila persone risultano disperse, presumibilmente morte sotto le macerie delle loro case in tutta la Striscia
Foto di copertina: Ansa-Epa / Haitham Imad