L’addio di Fabio Fazio, il sonetto di Lillo, i ricordi di Patti Smith. L’ultimo omaggio a Papa Francesco sull’«Osservatore Romano»


Il comico Lillo, Patti Smith, Fabio Fazio: nel numero di commiato a Papa Francesco dell’Osservatore Romano c’è spazio anche per i personaggi laici del mondo dello spettacolo. Forse una conferma – se ce ne fosse stato bisogno – che il Pontefice argentino prima di essere il «Papa degli ultimi», è stato il «Papa di tutti». Credenti e non credenti. Attori, cantanti, comici, conduttori, ma anche dottori e capi di Stato. E se non ha lasciato il segno attraverso la fede, ha marchiato indelebilmente le persone per quello che era: uomo che parla a uomini e donne.
Le rime in romanesco di Lillo:
E proprio di questo dialogo a distanza, tra pontefice cattolico e comico non credente, scrive Lillo in una poesia rimata in romanesco:
Quanno a Roma
un papa more
Quanno a Roma un papa more
Ce corpisce tutti ar core
Pure a chi nun c’ha la fede
E all’Altissimo nun crede
Forse perché chi è romano
Sta attaccato ar Vaticano
E alla sera, se rincasa
Je passeggia sotto casa
Sente er papa, meravija,
Come uno de famija
Poi co’ tutte quelle chiese
Ne li vicoli distese
Nun poi fa’ finta de gnente
Te catturano la mente
Dici Roma, e se sa
Devi di’ cristianità
Oggi Checco se n’è ito
E c’ha dato er benservito
Pe’ dispetto er papa è morto
Propio co’ Cristo risorto
Io nun so’ un gran credente
E nemmanco praticante
Ma alla fine me dispiace
Papa Checco, resta in pace!
I ricordi di Patti Smith: «Papa Francesco mi è vicino come il battito del mio cuore»
A pagina 11, quella successiva all’omaggio firmato da Lillo, c’è spazio per Patti Smith e Fabio Fazio. La cantante, in un’intervista di Fabio Colagrande ed Eugenio Murrali, definisce il messaggio di Papa Francesco «vicino come il battito del mio cuore. L’ho sempre ascoltato dal cuore, perché lui parla dal cuore». La cantante americana, che fu ospite di papa Francesco nel 2013 e nel 2014, passa rapidamente i rassegna i principali insegnamenti che a suo parere il pontefice argentino ha lasciato ai fedeli e a tutto il mondo: «Essere buoni, condividere, essere compassionevoli». E poi «la gentilezza, l’amore. Dobbiamo partire da ciò che è più umile, lui ci ha insegnato questo: i gesti piccoli sono enormemente importanti». Il suo amore per i bambini, un uomo di «tanta semplicità e di visione così ampia» che pur perdendolo «non lo perdiamo: se ne è andato, ma è andato oltre».
«Senza Francesco rimaniamo soli e orfani», il dolore di Fabio Fazio
Di spalla all’intervista di Patti Smith, un articolo a firma di Fabio Fazio: «Uomo fra gli uomini, padre e fratello: così Papa Francesco si è posto dinanzi a ciascuno di noi che oggi ci sentiamo soli e tristi, in qualche modo orfani». Un pontificato, quello di Bergoglio, contrassegnato dalla sua capacità di «essere vicino a tutti, fisicamente. Di abbracciare gli altri e di farsi abbracciare. Di tendere la mano a chi ha bisogno, di tirarsi su e a chi ha bisogno di essere portato in salvo. Per gli ultimi lo abbiamo visto soffrire e piangere». E per il conduttore due sono le parole chiave dei 12 anni di Francesco al Vaticano: sorriso e speranza. «Sempre di più ci renderemo conto di quale dono sia stato per tutti noi. Mi manca, manca a tutti».