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Svolta nelle indagini su Alessandro Coatti, il 38enne trovato morto in Colombia: «Adescato su Grindr, drogato e poi ucciso brutalmente»

28 Aprile 2025 - 11:32 Alba Romano
Alessandro Coatti colombia
Alessandro Coatti colombia
Il biologo italiano sarebbe stato vittima di una trappola tesa da una banda criminale. Quattro gli indagati ancora a piede libero

Prima i contatti su un sito di incontri, poi la trappola di una banda criminale specializzata in rapine ed estorsioni. È questa la pista principale che stanno seguendo gli inquirenti colombiani che indagano sulla morte di Alessandro Coatti, il biologo di 38 anni originario del Ferrarese ucciso e fatto a pezzi a inizio aprile nella zona di Santa Marta, in Colombia. Lo scrivono i principali giornali sudamericani, citando fonti interne alla polizia giudiziaria, che parlano di quattro persone identificate ma ancora a piede libero.

L’adescamento su Grindr e l’assassinio

Stando a quanto ricostruito finora durante le indagini, Coatti sarebbe arrivato da solo il 3 aprile a Santa Marta, per un appuntamento con un uomo conosciuto su Grindr, popolare app di incontri della comunità Lgbtq+. Ad attendere il 38enne emiliano-romagnolo c’era però una banda criminale specializzata in rapine ed estorsioni. Secondo gli inquirenti, Coatti sarebbe stato rapito, drogato e poi assassinato. La casa dove si è consumato il crimine è un’abitazione abbandonata nel quartiere San José del Pando, dove sono state trovate tracce di sangue. Il corpo di Alessandro Coatti è stato fatto a pezzi e nascosto in una valigia.

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