Il cardinale Angelo Becciu non voterà il successore di papa Francesco. La rinuncia quasi fra le lacrime davanti ai cardinali che dovevano decidere


Il cardinale Angelo Becciu ha deciso di rinunciare a partecipare al conclave che eleggerà dal prossimo 7 maggio il successore di papa Francesco. Per la terza volta consecutiva la congregazione dei cardinali che si è tenuta nella mattinata di lunedì 28 aprile è stata sostanzialmente paralizzata dal caso della sospensione dei diritti del cardinale, anche se la Sala stampa vaticana nega e sostiene che c’è stato appena un accenno. In questa riunione c’è invece stata la reazione dei cardinali alla novità emersa alla fine della settimana scorsa, con le due lettere autografe di Francesco presentate dal segretario di Stato Pietro Parolin, sospeso dall’incarico dal momento della sede vacante. In quelle lettere, la prima con firma chirografica, la seconda con in calce la semplice iniziale del nome, “F”, si escludeva formalmente Becciu dalla partecipazione al conclave. Le due lettere però non sono mai state pubblicate, e c’era qualche dubbio sul loro valore giuridico.
Faccia a faccia con Re e Parolin, poi Becciu rinuncia commosso e stacca il telefono
Nella congregazione di lunedì la parola è passata ai cardinali esperti di diritto canonico e alla riunione era stato chiamato anche monsignor Giuseppe Sciacca, l’esperto canonista che lo scorso conclave era stato chiamato dal camerlengo dentro la Cappella Sistina per illustrare ai cardinali prima dell’extra omnes le regole della votazione. Poco prima dell’incontro Becciu ha visto in un faccia a faccia prima il decano del collegio, cardinale Giovanni Battista Re e poi il segretario di Stato Parolin. Iniziati i lavori della congregazione si è capito subito che non c’era bisogno che i cardinali si accapigliassero arrivando a un voto. Perché a prendere la parola è stato lo stesso Becciu, che si è difeso lungamente dalle accuse per cui in primo grado è stato condannato dal tribunale Vaticano guidato dal magistrato Giuseppe Pignatone, ma poi ha annunciato con grande tristezza e la voce rotta dalla commozione di «prendere atto della volontà di Papa Francesco» e quindi la sua scelta di fare un passo indietro «per il bene della Chiesa». Nel pomeriggio di lunedì si è diffusa la voce di un imminente comunicato con una dichiarazione pubblica dello stesso Becciu che dovrebbe arrivare entro sera. Il cardinale sardo però andando via dalla riunione ha staccato il telefono e si è reso irraggiungibile da tutti.
(Ha collaborato Renato Gabrieli)