I liquori del frigo-bar, le partite a tennis, le trattative al ristorante: come si preparano i cardinali al Conclave


Con il Conclave che si avvicina (oggi si saprà la data di inizio), Roma si prepara ad accogliere i cardinali da ogni parte del mondo. Sono decine quelli arrivati nella Capitale dopo la morte di Papa Francesco, ma c’è qualcuno che manca ancora all’appello. E cosa fanno a Roma i cardinali in attesa di chiudersi a chiave nella Cappella Sistina e scegliere il nuovo pontefice? «Parlano, si conoscono, si annusano tra di loro e piano piano cominciano a tracciare l’identikit di quello che sarà il prossimo pontefice dopo Francesco», racconta l’arcivescovo Anselmo Guido Pecorari a Fabrizio Caccia sul Corriere della Sera.
I frigo-bar di Casa Santa Marta
Il giornalista ha parlato con alcuni arcivescovi e cardinali giunti a Roma in questi giorni, cercando di capire come si stanno muovendo in attesa dell’inizio del Conclave. «È meglio parlare al ristorante piuttosto che a Santa Marta: fuori a tavola, infatti, si può stare più tranquilli e soprattutto lontani da orecchie indiscrete», spiega ancora a Pecorari. Non tutti i cardinali, però, sembrano seguire il suo consiglio. E c’è chi già se ne pente: «Non posso dirvi il nome perché è un mio caro amico, ma un cardinale straniero che pensava fosse tutto gratis ha invitato in stanza un po’ di colleghi per chiacchierare dopo cena e così hanno finito tutti i liquori mignon del frigo-bar. Solo che poi lui se li è ritrovati sul conto e c’è rimasto male», racconta ancora l’arcivescovo al Corriere.
Il cardinale spagnolo che gioca a tennis
Finché non inizia il Conclave, i cardinali sono chiamati ad andare due volte al giorno nell’aula Paolo VI per le congregazioni generali, partecipare alle messe dei novendiali a San Pietro, visitare le chiese di riferimento e incontrare i fedeli. In mezzo a tutti questi impegni c’è anche chi prova a ritagliarsi un po’ di tempo libero. È il caso del cardinale spagnolo Santos Abril y Castelló, che si è concesso qualche partita a tennis. «Lui odia perdere – rivela l’arcivescovo – e così s’è inventato un’escamotage: quando la partita butta male fa un cenno al suo assistente fuori campo, il quale dopo qualche secondo, mentre il match è in corso, lo interrompe dicendo che qualcuno lo sta cercando urgentemente al telefono».
La stangata dei ristoratori
Per pranzi e cene, i cardinali italiani optano per La Rustichella, all’angolo di via Emo, oppure da Marcantoino, a Borgo Pio, noto soprattutto per la sua carbonara. «Ho raccomandato, soprattutto ai miei amici inglesi e americani, di lasciare in collegio la veste rossa e di mettersi in tasca l’anello cardinalizio, perché gli osti se ne approfittano e li stangano soprattutto sul vino», racconta ancora Pecorari. In questo momento, d’altronde, gli occhi di tutto il mondo sono puntati proprio sui cardinali. Lo sanno bene i due di loro che nei giorni scorsi sono andati a prendersi un gelato alla Latteria Giuliani e hanno visto i clienti inginocchiarsi ai loro piedi, non senza creare qualche imbarazzo.
I «papabili» fuggono da giornalisti e curiosi
Tra pranzi, partite di tennis e bevute in compagnia, c’è anche da pensare a chi sarà il prossimo papa. «Ormai è iniziata la campagna elettorale, perché lo Spirito Santo ispira ma non vota», scherza l’arcivescovo Ignazio Sanna, anche lui intercettato dal giornalista del Corriere. Una cosa è certo: i cardinali dati come favoriti nel prossimo Conclave non si fanno vedere in giro. «Lo sapete che Tagle in questi giorni è terrorizzato? Anni fa si mise a cantare in un locale Imagine di John Lennon e il video in questi giorni è diventato virale. Credo che qui a Roma uscirà poco», dice Pecorari. Il riferimento è a Luis Antonio Gokim Tagle, il cardinale filippino dato tra i favoriti per succedere a Bergoglio.