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Garlasco, la madre di Andrea Sempio colpita da malore durante l’interrogatorio. E Alberto Stasi riassapora la (semi)libertà

28 Aprile 2025 - 21:09 Alba Romano
madre-sempio-interrogatorio-malore
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La 65enne si è sentita male di fronte ai pm in caserma a Milano. Gli avvocati: «Perché non l'hanno sentita in procura?»

Si è avvalsa della facoltà di non rispondere la madre di Andrea Sempio, Daniela Ferrari, convocata oggi – lunedì 28 aprile – dai carabinieri di Milano nell’ambito della nuova indagine della procura di Pavia in cui il figlio è indagato per l’omicidio di Chiara Poggi. In mattinata la donna, 65 anni, è stata accompagnata dall’avvocata Angela Taccia, che difende Sempio, negli uffici milanesi del comando provinciale dell’Arma per essere ascoltata per la terza volta dal giorno del delitto della giovane, nel 2007. L’interrogatorio – scrive il Corriere della Sera – è durato poco più di otto minuti, in quanto la donna, seguendo il consiglio dei due legali, si è «avvalsa della facoltà di non rispondere». Ma solo alla prima domanda. Perché dopo la seconda ha accusato un malore, e l’interrogatorio ha dovuto essere interrotto. Ferrari ha lasciato la caserma «provata», anche se in buone condizioni di salute e, facendosi largo tra una schiera di telecamere e microfoni, si è infilata in un taxi senza proferire parola. 

L’ira dei legali

Ai legali «non è piaciuta» la convocazione della 65enne in caserma a Milano. Lo hanno riferito via telefono all’Ansa. «Se i pm vogliono sentire la signora, che la convochino loro in procura a Pavia», ha affermato Massimo Lovati, che insieme alla collega Taccia difende Sempio, esprimendo il disappunto per il modo in cui si sta conducendo l’inchiesta. È stato lui a consigliare a Ferrari di non rispondere alle domande degli investigatori, che avrebbero voluto ripercorrere quanto fatto dalla donna la mattina di 18 anni fa. La donna avrebbe dovuto ancora una volta ricostruire gli spostamenti del figlio e raccontare la vicenda dello scontrino nel parcheggio di Vigevano che il giovane, su suggerimento dei genitori, decise di tenere. E poi, tra l’altro, le sarebbe stato chiesto di fornire chiarimenti in merito a un “fuorionda” reso pubblico dalla trasmissione de Le Iene su come Andrea sarebbe venuto a conoscenza di alcuni atti dell’indagine del 2017 che si è chiusa con un’archiviazione.

Alberto Stasi, primo giorno di semilibertà

Nel frattempo, per Alberto Stasi – condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per l’omicidio di Poggi – è stato il primo giorno di semilibertà, un beneficio concesso dal Tribunale di Sorveglianza nelle scorse settimane e che è in un certo senso rappresenta l’anticamera dell’affidamento in prova ai servizi sociali e quindi della libertà. Come ogni mattina il 41enne è uscito dal carcere di Bollate per andare in ufficio. Ha potuto, poi, dedicarsi ad alcune attività private. Tutto questo in base alle prescrizioni approvate dalla magistratura e che gli consentono di rientrare nell’istituto di pena alle porte di Milano dopo cena ma soprattutto di proseguire lungo un percorso di reinserimento sociale. Gli sono stati restituiti anche i documenti, come la patente, e quindi può anche guidare. Non deve richiedere alcuna autorizzazione per trascorrere, come meglio ritiene, quelle ore fuori dal carcere, per esempio per andare al bar, incontrare un amico o andare al cinema. O per fare colazione prima del lavoro o per andare a pranzo nella pausa in un posto diverso rispetto a quello in cui, invece, doveva recarsi per forza prima. Lo ha precisato l’avvocato Giada Bocellari, in relazione a informazioni riferite in precedenza da altre fonti.

Foto copertina: ANSA / MATTEO CORNER | Andrea Sempio esce dalla caserma dei Carabinieri Montebello di via Vincenzo Monti accompagnato dai suoi avvocati, Milano 13 Marzo 2025

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