Guinea-Bissau, liberata l’imprenditrice e attivista Valentina Cirelli: «10 giorni che sono sembrati mesi»


«Sono libera, sono molto stanca ma sto bene». Con queste parole affidate a Facebook, Valentina Cirelli Agwineriün – l’imprenditrice e attivista ligure fermata il 18 aprile scorso in Guinea-Bissau dove vive da circa venti anni – ha annunciato la sua scarcerazione. «Sono stati 10 giorni e notti che sembravano mesi, è stato molto difficile per le condizioni, ma la cosa più difficile è stata essere rinchiusa e sapere di essere innocente», si legge sui social. Di padre spezzino e madre guineiana, Cirelli era stata fermata insieme ad altri attivisti locali perché secondo le autorità locali avrebbe partecipato attivamente alle proteste e soprattutto alle azioni di sabotaggio contro un progetto di sfruttamento minerario da parte di un’azienda cinese nell’estremo ovest dell’Africa. Ma contro di lei non c’era alcuna prova. Per molti italiani attivi in Guinea si trattava di un arresto motivato «per il semplice fatto di essere una figura attiva e una leader della comunità». La donna è proprietaria da oltre dieci anni dell’hotel Kassumayaku e coordina numerosi progetti sociali per aiutare la popolazione locale. «Voglio ringraziare dal profondo del cuore per il sostegno – scrive ancora l’imprenditrice – non mi sono mai sentita sola grazie a voi! Grazie per le preghiere, gli auguri, grazie alla Console che ha spostato le montagne per visitarmi… A breve racconterò la mia storia ora voglio solo riposare».
Foto copertina: FACEBOOK / VALENTINA CIRELLI AGWINERIUN