Donald Trump e l’Ucraina: «Zelensky rinuncerà alla Crimea». La settimana decisiva per i negoziati di pace


Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dice che l’Ucraina è pronto a rinunciare alla Crimea. Mentre oggi, lunedì 28 aprile, i negoziati sulla pace con la Russa entrano in una settimana cruciale. Dopo il colloquio tra Trump e Volodymyr Zelensky a San Pietro il presidente ha risposto durante un viaggio in New Jersey ai giornalisti che gli chiedevano della penisola contesa e della possibilità che Kiev ci rinunci: «Penso di sì. La Crimea esisteva già 12 anni fa». Il riconoscimento della Crimea come Russia fa parte delle proposte di Washington per trovare un accordo tra i due paesi. Insieme ci sarebbe il congelamento della linea del fronte.
Zelensky e la Crimea
E forse proprio della Crimea parlavano Trump e Zelensky a San Pietro quando il presidente ucraino ha pronunciato le parole «Vorrei che facessi questo, ma non in questo modo» e quello americano ha replicato «È una strategia molto interessante, puoi esserne certo», secondo un’esperta di lettura del labiale consultata dal giornale britannico Sun. Le parole di Trump arrivano mentre Mosca afferma di aver completamente liberato la regione russa del Kursk. Che Zelensky voleva usare per uno scambio di territori. Il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha affermato domenica che nei prossimi giorni potrebbero essere compiuti progressi nel percorso verso il cessate il fuoco: «Siamo vicini (a un accordo), ma non abbastanza», ha detto alla NBC. «Penso che questa settimana sarà cruciale».
Trump e Putin
Negli ultimi giorni il presidente americano ha espresso dubbi sulla volontà di Vladimir Putin di porre fine alla guerra. «Voglio che smetta di sparare. Si sieda e firmi l’accordo», ha detto Trump domenica. «Credo che abbiamo le basi per un accordo e voglio che lui lo firmi», ha aggiunto. Il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha affermato che l’Ucraina non dovrebbe cedere tutti i territori occupati dalla Russia, come vorrebbe Trump. «L’Ucraina sa naturalmente da tempo che un cessate il fuoco o un accordo di pace duraturo e credibile potrebbero comportare concessioni territoriali», ha dichiarato domenica alla televisione ARD. «Ma queste non arriveranno certamente così lontano (…) come l’ultima proposta del presidente americano». Trentotto mesi dopo aver lanciato un’invasione su vasta scala dell’Ucraina nel febbraio 2022, la Russia occupa circa il 20% del territorio ucraino, compresa la Crimea.