Medvedev gela Trump: «La guerra? Finirà quando rovesceremo il regime di Kiev». L’avviso alla Nato: «Svezia e Finlandia prossimi bersagli»


I Paesi che hanno aderito più di recente alla Nato, ossia Svezia e Finlandia, sono da considerarsi automaticamente «bersagli» dell’esercito russo, anche «con una componente nucleare». È ancora una volta Dmitry Medvedev a usare i toni più accesi per attaccare l’Occidente e sollecitare la linea dura del Cremlino. L’ex presidente russo, attuale vice segretario del Consiglio di Sicurezza, ha parlato questa mattina a un evento di “Knowledge.First”, in Russia. A proposito dei due Paesi scandinavi, entrati a far parte dell’Alleanza Atlantica proprio in seguito all’invasione dell’Ucraina, Medvedev ha detto che «ora si trovano in un blocco ostile a noi». Di conseguenza, ha continuato l’ex presidente russo, «sono automaticamente diventati un bersaglio per le nostre forze armate, con possibili attacchi di ritorsione e persino una componente nucleare».
La «fiducia tradita» dei Paesi europei (Italia compresa)
Nel corso del suo intervento, Medvedev è tornato a scagliarsi contro i Paesi occidentali, in particolare quelli europei, di cui la Russia, a suo modo di vedere, non avrebbe dovuto fidarsi. «Nei primi anni post-sovietici – ha spiegato l’ex presidente russo – ci siamo fidati troppo di coloro di cui non bisognava affatto fidarsi, che non meritavano la nostra fiducia». E in caso non fosse chiaro a quali Paesi intensa riferirsi, Medvedev li cita esplicitamente: «gli Stati Uniti e l’Europa occidentale, inclusi i più grandi Paesi, Gran Bretagna, Francia, Germania e Italia».
Le trattative con Kiev
A proposito dei negoziati guidati dagli Usa per porre fine al conflitto, Medvedev sostiene che «tutto è ancora da venire» e che l’operazione militare speciale – come si ostina a chiamarla il Cremlino pur di non parlare esplicitamente di guerra – «deve concludersi con la nostra vittoria». Il vice segretario del Consiglio di sicurezza russo assicura che il suo Paese «partecipa alla possibilità di avviare i negoziati senza alcuna condizione particolare». Ma le pre-condizioni, in realtà, ci sono eccome e sono irricevibili per la controparte occidentale. «Il regime di Kiev deve essere rovesciato, perché altrimenti questo conflitto continuerà per molti anni», insiste ancora Medvedev.
April 29, 2025
Foto copertina: EPA/Gavriil Grigorov | Dmitry Medvedev, vice segretario del Consiglio di Sicurezza, durante una riunione al Cremlino, 23 aprile 2025