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Giorgia Meloni spinge gli affari con la Turchia, il grazie a Erdoğan sui migranti: «Partenze quasi azzerate»

29 Aprile 2025 - 16:01 Sofia Spagnoli
La premier e il presidente turco fanno il punto su commerci e crisi internazionali. Al Parco dei Principi di Roma il forum tra imprese dei due Paesi

Un’altra stretta di mano per Giorgia Meloni. Dopo l’incontro nello Studio ovale con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la girandola di (fugaci) incontri ai funerali di Papa Francesco, oggi la premier ha accolto a Villa Doria Pamphili un altro protagonista di peso sulla scena internazionale: il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan. Il vertice s’inserisce nel quadro del quarto vertice intergovernativo tra Italia e Turchia, che mira a rafforzare la cooperazione bilaterale attraverso la firma di oltre 10 intese commerciali tra operatori economici dei due Paesi. Per Meloni, anche l’occasione per consolidare i rapporti con un attore chiave nello scacchiere globale, dalla crisi in Medio Oriente alla guerra in Ucraina.

Il forum con oltre 500 aziende

Parallelamente al vertice politico, presso l’Hotel Parco dei Principi si svolge il forum imprenditoriale organizzato dal Ministero degli Esteri italiano, in collaborazione con il corrispettivo ministero turco. All’iniziativa partecipano oltre 500 aziende dei due Paesi. I due leader visiteranno il forum nel pomeriggio.

L’intervento della premier

«La dichiarazione congiunta che adottiamo conferma la solidità dei nostri rapporti e oggi getta le basi per rafforzare ancora di più il nostro partenariato», dice Giorgia Meloni, dopo lo scambio dei memorandum tra i ministri dei due Paesi. La premier porta qualche dato: «l’Italia è il primo partner commerciale della Turchia nell’area del Mediterraneo e il secondo in Europa con un interscambio cresciuto negli ultimi anni in modo considerevole passando da 26 miliardi nel 2023 al record di oltre 32 miliardi di dollari nel 2024»

Interscambio di 40 miliardi

«Un quadro molto positivo che ci ha fatto superare con ben cinque anni di anticipo l’obiettivo di un interscambio pari a 30 miliardi di dollari che aveva fissato l’ultimo vertice intergovernativo». Per questo i due governi hanno deciso di alzare l’asticella «abbiamo deciso di fissare un nuovo obiettivo e cioè di arrivare nel periodo un interscambio che raggiunga i 40 miliardi di dollari».

Approvigionamento di gas

Tra i temi al centro del dialogo, particolare attenzione è stata riservata ai settori digitale ed energetico. Sul fronte digitale, è «prevista la realizzazione di una dorsale lunga circa 4.000 chilometri, che contribuirà a potenziare la connettività tra Asia, Europa e Medioriente». In ambito energetico, si consolida la cooperazione attraverso l’importazione di gas naturale Tap.

Crisi geopolitiche

Per Meloni le relazione con la Turchia «ha un valore strategico che va ben oltre l’ambito economico: Italia e Turchia sono Paesi alleati nello scenario euro-mediterraneo e nel contesto dell’Alleanza Atlantica». Sulle crisi geopolitiche in corso, «Abbiamo espresso il nostro apprezzamento al Presidente Erdoğan per il ruolo di mediazione svolto con la Russia fin dall’inizio della guerra in Ucraina – spiega. Ma c’è stato anche un «approfondito confronto». sulla situazione in Medio Oriente, con particolare attenzione a Gaza. «L’Italia sostiene gli sforzi dei Paesi arabi nel promuovere un piano di ricostruzione credibile per la Striscia, accompagnato dalla definizione di un quadro di sicurezza duraturo per l’intera regione».

Trump e Zelensky

A proposito del bilaterale a sorpresa tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky avvenuto a San Pietro durante i funerali di Papa Francesco, la premier ha commentato: «L’incontro tra Trump e Zelensky ha un significato enorme. Auspichiamo che possa rappresentare un punto di svolta nel percorso verso una soluzione del conflitto».

Migrazioni

«Abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci anche sul presente e sul futuro della Libia, con l’obiettivo di promuoverne la stabilizzazione attraverso il sostegno attivo alle iniziative delle Nazioni Unite – continua Meloni – Un altro tema centrale è stato quello migratorio: abbiamo ribadito l’importanza della cooperazione in questo ambito e desidero ringraziare il Presidente Erdoğan per l’impegno della Turchia, che ha portato all’azzeramento delle partenze di migranti irregolari dalle coste turche».

Spazio

Altro settore in cui la cooperazione tra i due Paesi si rinforzerà è quello aerospaziale, tema ricordato dalla premier Meloni anche nell’intervento di oggi pomeriggio, all’Hotel Parco dei Principi: «Considero importante la scelta di Baykar Technologies di acquisire Piaggio Aerospace e di dar vita insieme a Leonardo a un’alleanza italo-turca nel settore dello sviluppo, della produzione e della manutenzione di sistemi aerei senza pilota».

«Una porta per il Medio Oriente»

Al forum è intervenuto anche il presidente turco, al quale, questa volta, è stato tradotto il discorso. Dopo un lungo autoelogio del proprio governo, si è concentrato sui rapporti con l’Italia. «Nonostante tutte le sfide globali – ha dichiarato Erdoğan – il nostro commercio bilaterale è in costante crescita dal 2020. All’epoca era pari a 17 miliardi di dollari, mentre oggi ha superato i 32 miliardi. Le aziende turche vedono nell’Italia una porta d’accesso all’Europa, e noi vorremmo che le aziende italiane considerassero la Turchia come una porta verso il Medio Oriente e l’Asia».

Il problema dei visti

Il presidento turco ha espresso la propria «gratitudine» a Meloni e ha aggiunto: «Voglio assicurarvi una cosa: le nostre porte saranno sempre aperte per affrontare qualsiasi problema. L’Ufficio della Presidenza è a vostra completa disposizione». Poi un breve inciso sulle difficoltà che incontrano gli imprenditori turchi, soprattutto in materia di rilascio dei visti: «Sono un ostacolo alle relazioni economiche tra i due Paesi – aggiunge – Sarebbe auspicabile che la comunità italiana ponesse questa questione all’ordine del giorno alla comunità europea».

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