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Carlotta Celleno, morta all’ex Molino Agostinelli: «Era una writer e appassionata di Urbex, uno spirito libero e felice»

29 Aprile 2025 - 07:11 Alba Romano
carlotta celleno ex molino agostinelli urbex
carlotta celleno ex molino agostinelli urbex
La 19enne «era una ragazza attaccata alla vita e sincera: aiutava tutti, era empatica col mondo», dice il padre

Carlotta Celleno, 19 anni, sabato 26 aprile è entrata con tre amiche nel Molino Agostinelli. Dipingeva ed era una writer: il suo tag era “Sound”. Amava esplorare luoghi dimenticati, edifici fatiscenti, fabbriche dismesse. «Era appassionata di urbex, il turismo dei luoghi abbandonati, ed era andata a esplorare un edificio, ma non credo abbia preso rischi eccessivi, aveva la testa sulle spalle. Carlotta era uno spirito libero, felice. Era una ragazza attaccata alla vita e sincera: aiutava tutti, era empatica col mondo», dice oggi il padre Carlo. Carlotta è precipitata dal palazzo ed è morta. Ora è aperta un’inchiesta per omicidio colposo.

Via del Pescaccio

L’edificio si trova in via del Pescaccio. «Rifuggiva i social, non amava per nulla apparire in prima persona», dice la famiglia. All’istituto cinematografico Rossellini, dove la ragazza frequentava l’ultimo anno, ieri è stata ricordata. « Siamo in lutto Carlotta era una studentessa brillante. Oggi abbiamo cercato di sostenere i ragazzi, di elaborare questa tragedia. Ma è difficile, siamo sconvolti», dice all’edizione romana di Repubblica il vicepreside Gianfranco Goretti. « Una terribile fatalità, è morta facendo quello che le piaceva», dice ancora il padre. Su Youtube c’è chi ha assistito alla scena: «È morta sotto i miei occhi, da qui ho trovato il coraggio (di scrivere ndr). Dal vedere un padre a terra dal dolore», dice una testimone oculare sotto un video “urbex” girato al molino Agostinelli.

L’istituto

Carlotta era arrivata al Rossellini solo un anno fa. Ma era impossibile non notarla: «Carina con tutti e dal look inconfondibile: frangetta corta, capelli castani con rasta verdi, vestiti larghi e colorati. Era sempre gentile » , così la descrivono Nicole, Morgana e Fabio. Era un’artista a tutto tondo, una creatrice di bellezza. Una persona eccezionale che sarebbe probabilmente diventata una professionista aperta alla sperimentazione artistica. Stiamo cercando di sostenerci a vicenda perché siamo tutti molto scossi. È avvenuto così velocemente, prima il tam- tam tra noi docenti, poi la conferma ufficiale ricevuta dal fratello di Carlotta», ricorda commosso Massimiliano Saccucci, professore di Discipline plastiche e scultoree.

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