La vita di Giovanni Muciaccia dopo Art Attack: «La Rai mi fece fuori senza motivo, ho rifiutato molte volte i reality show»


Tutti lo ricordano come il volto di Art Attack, lo storico programma di Disney Channel, poi approdato su Rai Due, che per anni – dal 1998 al 2005 e poi dal 2010 al 2018 – ha ispirato decine e decine di “lavoretti” a tutti i bambini italiani. Oggi Giovanni Muciaccia si è buttato nel mondo del teatro con il suo nuovo spettacolo «Ieri, oggi e domani», che debutta il 2 maggio al Teatro Manzoni di Milano.
Lo stile di vita sano e i cibi dell’orto
Classe 1969, Muciaccia non appare oggi molto diverso da come appariva anni fa in televisione. E il merito, racconta in un’intervista al Corriere, è tutto del suo stile di vita salutista. «Ormai è un modo di vivere: io, mia moglie e i nostri due figli abitiamo a Formello, nella campagna fuori Roma, abbiamo le nostre prugne e le nostre olive, compriamo solo alimenti bio e cuciniamo sempre. Io non fumo, mangio carne e bevo vino una volta a settimana, evito i dolci. Mi alleno in casa e vado a correre sulla via Francigena», racconta Muciaccia. Certo, ogni tanto anche uno come lui perde la pazienza. «Mi arrabbio nel traffico, la gente irrispettosa in auto mi fa innervosire. In generale la maleducazione e il non rispetto del prossimo mi fanno scattare. È quello che dico sempre ai miei figli: bisogna capire che non esistiamo solo noi ma anche gli altri», dice ancora l’ex volto di Art Attack.
L’addio alla Rai
E a proposito del suo amatissimo programma televisivo, nell’intervista al Corriere Muciaccia torna a parlare del suo addio alla Rai. «Ci sono rimasto malissimo quando sono stato fatto fuori dalla Rai: mi aggiravo come uno zombie tra viale Mazzini e viale Clodio, come se mi avessero tirato due sberle. Era novembre 2019», racconta. E cosa successe di preciso? «Ho avuto la sfortuna di imbattermi in un direttore di rete, Carlo Freccero, che in un anno ha deciso di chiudere 10-12 programmi immotivatamente. Io all’epoca stavo facendo Cinque cose da sapere e La porta segreta: niente, spazzato via tutto. Non avendo paracadute politici mi sono ritrovato a casa: è stato uno choc, una forma di violenza».
La nuova vita lontano dalla tv
Da quel momento, Muciaccia ha iniziato a dedicarsi ad altro, tra cui libri e spettacoli teatrali. «Alla fine vivo ancora di Art Attack perché da quando ho iniziato il programma mi sono messo a studiare l’arte, e oggi la divulgo attraverso gli spettacoli teatrali e le ospitate che faccio tra festival ed eventi. Ho un pubblico di tre generazioni super affezionato che mi segue», assicura lui. Muciaccia confessa che gli piacerebbe tornare in televisione, ma precisa anche di non vivere «in attesa delle telefonate». Anzi, alcune telefonate in realtà sono arrivate, ma lui ha rifiutato gentilmente l’offerta: «Ho detto una marea di no nella mia vita, reality tipo L’Isola dei famosi me l’hanno proposto quattro volte. Non lo farei mai perché non si mangia, per me impensabile, e poi perché non è un’esperienza secondo me professionale. Ognuno fa quello che vuole, ma penso che quel tipo di programmi li accetti se hai sperperato tutto e ti servono soldi».
Foto copertina: ANSA/Maurizio Brambatti | Giovanni Muciaccia in una foto del 2018