Cdm alla vigilia del Primo maggio: niente decreto sul lavoro, convocato un tavolo di confronto. Meloni: «650 milioni per la sicurezza»


Misure per i territori alluvionati e di sostegno alle famiglia che vivono nell’area dei Campi Flegrei. Ma anche istruzione e un focus sulla sicurezza sul lavoro. Sono questi alcuni dei temi posti oggi, 30 aprile, sul tavolo dal Consiglio dei ministri (Cdm). Alla conferenza stampa erano presenti i ministri interessati, Nello Musumeci, ministro della Protezione civile e del Mare, il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara e la ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone, mentre Giorgia Meloni non era presente in conferenza stampa ma ha postato un video sui social mentre l’incontro coi giornalisti era in corso. Nonostante oggi sia la vigilia del Primo Maggio, contrariamente alle attese, il governo non ha presentato alcun decreto sul lavoro. È stato però annunciato l’avvio di un tavolo di confronto con le parti sociali che saranno convocate per l’8 maggio, in mattinata «per mettere in campo le risorse necessarie per rafforzare la percezione e l’adempimento in materia di sicurezza» spiega Calderone.
Il video della premier
«L’Italia è sempre più una Repubblica fondata sul lavoro», afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel video di tre minuti pubblicato alla vigilia della Festa dei Lavoratori. Diversamente dallo scorso anno, quando il messaggio era stato diffuso il Primo Maggio stesso, quest’anno la premier ha scelto di anticipare la sua comunicazione. Nel video, Meloni presenta una serie di dati che sembrano contraddire quanto emerso ieri dall’Istat e dal presidente Mattarella, che hanno sollevato preoccupazioni sulla questione salariale. «Crescono i salari reali, in controtendenza rispetto al passato», afferma. «Tra il 2013 e il 2022, con i precedenti governi, nel resto d’Europa il potere d’acquisto dei salari aumentava del 2,5%, mentre in Italia diminuiva del 2%. Da ottobre 2023 la tendenza è cambiata: le famiglie stanno progressivamente recuperando il loro potere d’acquisto, con una dinamica salariale che è migliore, non peggiore, rispetto a quella del resto d’Europa. C’è chiaramente ancora molto, molto da fare».
Sicurezza sul lavoro
«Domani è il Primo maggio, un momento importante di riflessione sulle misure che abbiamo adottato, su quelle che adotteremo e, soprattutto, sulla sicurezza sul lavoro – dichiara Calderone – Per noi è fondamentale che la vita dei lavoratori sia protetta in ogni momento della giornata, anche durante i tragitti da e verso il luogo di lavoro». «Siamo consapevoli di aver fatto molto, ma siamo altrettanto certi che sul fronte della sicurezza c’è ancora tanto da fare». Proprio per questo, «abbiamo convocato un tavolo con le parti sociali per l’8 maggio, in mattinata», ha spiegato Calderone. «Porteremo al tavolo proposte e linee di lavoro che saranno dettagliate dai nostri tecnici. Non presentiamo subito un decreto, perché riteniamo fondamentale una condivisione preventiva su possibili ulteriori interventi». Nel suo video, Meloni ha parlato di «altri 650 milioni per la sicurezza sul lavoro», confermando l’intenzione di sentire le parti sociali. I 650 milioni di euro destinati alla sicurezza sul lavoro si aggiungono «ai 600 milioni già disponibili attraverso i bandi Inail per il cofinanziamento degli investimenti delle imprese in questo ambito – commenta la premier – In totale, le risorse a disposizione per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro superano così 1 miliardo e 200 milioni di euro».
Eventi alluvionali
Sui territori alluvionati, il governo ha fatto sapere che punta «alla semplificazione» per rendere «le procedure più agili e snelle – commenta il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci – Siamo consapevoli che alcuni passaggi, necessari per garantire la trasparenza, possono rallentare il raggiungimento degli obiettivi. Ma oggi abbiamo l’urgenza di correre, anche perché il ripetersi degli eventi crea una situazione di stallo e un senso di esasperazione nelle popolazioni colpite». Il ministro ha annunciato l’intenzione di avviare un programma pluriennale per la ricostruzione e la messa in sicurezza dei territori. «Si tratta di un piano che dovrà essere elaborato dal commissario straordinario entro il 31 maggio 2026 ha spiegato». Il progetto prevede uno stanziamento di un miliardo di euro e una durata di 10 o 11 anni, con la distribuzione delle risorse basata sulle esigenze specifiche di Emilia-Romagna, Toscana e Marche. Intanto, sono stati stanziati 130 milioni di euro: 30 milioni per il 2026 e i restanti 100 milioni per il 2027.
Campi Flegrei
Per quanto riguarda i Campi Flegrei, area particolarmente colpita dall’attività sismica, il ministro Musumeci ha sottolineato l’attenzione del governo verso le famiglie e le imprese coinvolte. «Stiamo dedicando particolare attenzione a chi, a causa delle ordinanze di evacuazione, non può attualmente utilizzare la propria abitazione o attività – ha dichiarato – Per questo abbiamo previsto la sospensione, dal 23 marzo al 21 agosto 2025, del pagamento di mutui, finanziamenti, tributi e contributi previdenziali per i soggetti interessati».