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Boom di ascolti per l’Europa di Benigni. Da Dante alla Costituzione, la playlist dei suoi monologhi più amati in tv – I video

20 Marzo 2025 - 14:52 Gabriele Fazio
5 milioni di telespettatori e il 28,1% di share per Il Sogno andato in onda ieri, 19 marzo, su Raiuno

5 milioni di telespettatori e il 28,1% di share. Sono questi i numeri che stamattina hanno dato il buongiorno a Roberto Benigni, dopo la messa in onda de Il sogno, il suo monologo europeista in diretta su Raiuno (e in contemporanea su Radiodue e in streaming su Raiplay). Numeri assai confortanti, specie in un’epoca di tv on the demand. Passano gli anni ma l’attore e regista toscano rimette ancora una volta l’Italia sul divano a guardare la tv. L’abitudine alla tv Benigni se l’è presa oltre vent’anni fa, quando la narrazione cinematografica post La vita è bella si è diradata a favore di spettacoli a tema, spiegoni tra il comico e l’intellettuale che hanno rafforzato l’amore di un intero Paese per il suo toscanaccio preferito. I numeri sono sempre rimasti quelli alti dell’evento televisivo, al pari della Nazionale di calcio o del Festival di Sanremo, anche se negli anni hanno subito qualche variazione a seconda del tema. Vediamo i più importanti:

L’Ultimo del Paradiso (2002)

La prima volta era il 2002, lo spettacolo si intitolava L’Ultimo del Paradiso, Benigni che legge e spiega Dante Alighieri, attualizzandolo, rendendolo smaccatamente pop. Il contesto naturalmente era e rimarrà sempre Raiuno essendo Benigni, specie dopo la vittoria del Premio Oscar del 1999, considerato una sorta di patrimonio nazionale al pari dell’Italia del calcio, non a caso infatti i numeri sono simili, quella prima serata raccolse 12 milioni e 687 mila spettatori, con il 45.48% di share.

Il Quinto dell’Inferno (2007)

Cinque anni dopo il trend Dante Alighieri non è ancora passato, anzi, diventa il centro dell’attività teatrale di Benigni, che porta il Sommo Poeta un po’ ovunque per 130 date complessive in Italia e nel mondo. Un successo clamoroso che non poteva non essere celebrato poi in tv, ancora su Raiuno, dove raccoglie 10 milioni di telespettatori con uno share del 35.68%. La Divina Commedia è composta da tanti meravigliosi canti e Benigni c’ha preso gusto, così la Rai tra dicembre 2007 e marzo 2008 decide di mandare in onda in seconda serata i 13 spettacoli speciali dedicati a 13 diversi canti danteschi, che l’attore ha riservato al pubblico di piazza Santa Croce a Firenze. E anche quello si rivela un successo di pubblico (naturalmente relativo alla media della seconda serata): 2.290.000 telespettatori pari al 17% di share.

La più bella del mondo (2012)

Passano altri cinque anni e Benigni cambia l’oggetto del suo interesse passando da La Divina Commedia ad un altro testo fondamentale: la Costituzione. Nello spettacolo l’attore si concentra sui 12 principi fondamentali e il tema naturalmente gli permette di allargare lo spazio dedicato alla satira, in particolare ai tempi su Silvio Berlusconi e Mario Monti. Lo show altro non era che una celebrazione della Costituzione italiana che raccolse 12 milioni 620 mila spettatori e con uno share di 43.9%. Altro colossale successo se si considera che parliamo di un one man show.

I dieci comandamenti (2014)

Dal misticismo di Dante a quello cattolico non ci passa poi tanto, non è un caso che dunque dopo la celebrazione dell’universo di Alighieri e quella relativa alla Costituzione, Benigni prosegue con la spiegazione al largo pubblico televisivo dei dieci comandamenti. Lo spettacolo viene trasmesso in onda in diretta il 15 e 16 dicembre 2014, sempre su RaiUno, e trattasi di un’altra forma di attualizzazione delle regole, secondo la Bibbia, consegnate da Dio a Mosè, esaltate nella forma del testo dall’attore di Castiglion Fiorentino. Risultato: 9 milioni e 104mila spettatori la prima sera (33,22%) e 10 milioni e 266mila spettatori la seconda sera (38,32%).

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