Il nostro prossimo viaggio ci porta a pochi chilometri dalla Valle del Bidente. Ci allontaniamo dal cammino della Via Romea Germanica per lanciarci in un altro cammino: quello del pellegrinaggio di San Vicinio. Così sbuchiamo tra le colline della Valle del Savio, una delle innumerevoli bellezze inesplorate dell'Italia rurale: terra di aziende agricole ecosostenibili e di artigiani che ne preservano uno spirito tradizionale, quasi medievale.
“Chi visita e lavora in questo territorio scopre la sincerità e l'ospitalità del romagnolo doc”, mi dice Cristina Santucci, presidente de Il Cammino di San Vicinio. Santucci mi racconta le svariate offerte del territorio tra cibo, sport, natura, ma anche le sue potenzialità imprenditoriali.
É proprio lungo questo cammino di San Vicinio - con partenza e ritorno alla città plautina di Sarsina, come racconta Santucci - che sono andata alla scoperta di botteghe e aziende uniche nel loro genere: un’antica liuteria, una fattoria didattica con gli asinelli, e una bottega di antiche teglie per la piadina romagnola.
Nel centro storico di Sarsina, proprio all’interno di quello che era un castello medievale ed ora abitato da circa 11 persone in diverse abitazioni, ho scoperto l’antica liuteria di Elvis Moro: una bottega di antiche chitarre italiane fatte totalmente a mano. Intagliando il legno Elvis mi racconta della filosofica perfezione imprecisa dei prodotti artigianali.
Per fare una chitarra Elvis impiega più di 200 ore di duro lavoro e passione. E’ lui che va personalmente a raccogliere la legna migliore e trova le resine ed i colori organici nel bosco. Poi nella sua minuta bottega, costruisce le chitarre secondo le formule dei libri antichi dei primi liutai italiani.
Come Elvis, anche Maurizio Camilletti di Montetiffi, borgo medievale storico della Valle del Savio a 18 chilometri da Sarsina, ne sa qualcosa di prodotti antichissimi fatti a mano. Maurizio tiene viva la tradizione secolare delle teglie da piadina romagnola: con argilla locale e tornio a pedale le produce nella sua bottega artigianale Teglie di Montetiffi.
“E’ una cosa che nasce da molto lontano, è un antico prodotto del riminese,” mi spiega Maurizio. “Per queste teglie ci sono dei documenti che risalgono al 1527, e poi la loro lavorazione è stata tramandata di generazione in generazione per tanti secoli. Fino agli anni ‘50, ‘60 c’erano almeno dieci aziende che le producevano, poi per via dello spopolamento questo mestiere è andato piano piano perdendosi.”
Nel 1997 Maurizio si è fatto insegnare l’antico mestiere dai pochi maestri rimasti e, insieme alla compagna, ha avviato la sua bottega. Ora sono gli unici rimasti a fare le teglie così. “Quasi, la vera notizia, è il fatto che queste teglie esistono ancora. Noi non abbiamo inventato niente, abbiamo solo rispolverato quello che già c’era.” Ogni estate raccolgono la terra del luogo, scovando argille bianche e rosse, mescolandole con la calcite e l’acqua di sorgente, per poi modellarle sul tornio a pedale o con la tavola. Questo mestiere insegna pazienza, perché le teglie vengono lasciate ad asciugare e stagionare per almeno due mesi.
“Nella lentezza ci sarà più facile ritrovare noi stessi ed i nostri spazi; proprio quelli che tentano di portarci via”. Così recita uno dei manifesti dell’azienda agricola e fattoria didattica Il Pagliaio. A firmare questo manifesto è Gianmaria Alessandrini, classe 2001, che ha appena rilevato la fattoria didattica dei suoi genitori. L’obiettivo di Gianmaria è quello avvicinare i giovani ad una lentezza speciale, che solo un animale speciale può insegnarci...
Che solo gli asini possono insegnarci! Infatti, la fattoria didattica di Gianmaria si chiama anche “la scuola degli asini”, dove attraverso esperienze olistiche a contatto con la natura e gli animali si può “ritrovare quel bambino che è in ognuno di noi.”
Ma come mi racconta Santucci, questi tre sono solo alcuni esempi di quello che un territorio come questo, a volte nascosto, può offrire. “Diciamo che siamo una valle con tantissime specificità.”
Anche per questo episodio, puoi replicare il mio percorso: sul cammino di San Vicinio, a Sarsina puoi trovare l’antica liuteria di Elvis Moro e la fattoria didattica, il Pagliaio, del giovanissimo Gianmaria. Invece a Montetiffi potrai assaggiare una squisita piadina romagnola, cotta nelle teglie di Teglie di Montetiffi.