Antonio, 12 anni, ha un Q.I. di 130 ma è stato bocciato in seconda media: «Ora il Tar lo ha riammesso»
Antonio ha 12 anni, suona da 5 il pianoforte, ha un quoziente intellettivo pari a 130. Ma è stato bocciato in seconda media. La famiglia ha fatto ricorso e il tribunale amministrativo regionale del Veneto lo ha ammesso alla terza classe. La motivazione della bocciatura è stata «basso rendimento». L’avvocata Ermelinda Maulucci spiega oggi a La Stampa che «è la prima volta: una decisione presa per il mancato rispetto delle esigenze di uno studente plusdotato. La scuola non ha adottato un Pdp (Piano personalizzato di studi) o misure rispondenti ai bisogni educativi del minore. Il Consiglio di classe non ha mai nemmeno discusso l’opportunità di farlo né ha mai motivato tale decisione».
Il PdP
Mercoledì 11 settembre Antonio tornerà in classe con i vecchi compagni. «Nostro figlio ha passato un bruttissimo anno scolastico: era demoralizzato, si sentiva impotente. La bocciatura è stata uno choc: sapeva di non meritarsela seppur siamo consapevoli che il rendimento non era equiparabile alle sue reali capacità», spiega la madre. «Abbiamo cercato alleanze, non ci sono state. Ora speriamo che il nuovo anno sia migliore. Noi offriremo tutto l’appoggio di cui avranno bisogno». Prima di rivolgersi al Tar, i genitori hanno chiesto ai docenti e alla dirigente un Pdp. «Abbiamo insistito ma ci è stato detto che nostro figlio doveva prima colmare le lacune». Sono state violate la direttiva Miur 27/12/12 e la nota del Ministero del 2019. «C’è stata una palese disparità di trattamento rispetto ad altri alunni», fa sapere l’avvocata.
Quanti sono i “gifted”
Gli alunni “gifted”, cioè più dotati in Italia sono tra il 6 e l’8% del totale degli allievi. Ci sono due proposte di legge per loro. Ma molte pratiche educative per loro sono già adottate dalle scuole. Per loro occorre adottare degli stili di apprendimento individuali: «Sentono di più perché vedono di più».
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