Angela Merkel
Ansa | La ex cancelliera tedesca Angela Dorothea Merkel
Dalla DDR (Deutsche Demokratische Republik) alla guida della Germania. I 16 anni da cancelliera di Angela Merkel sono stati tra i più turbolenti della recente storia europea. La politica del primo partito del parlamento tedesco, quello della Cdu (l’unione dei cristiani democratici), ha dovuto affrontare diverse crisi. Da quella finanziaria dell’Eurozona, a quella dei rifugiati del 2015, cercando di bilanciare le esigenze di politica domestica con quelle di politica estera.
Chi è Angela Merkel?
Ansa | Una conferenza stampa di Angela Merkel.
Nata ad Amburgo il 17 luglio 1954, da una insegnante di inglese e latino e un padre teologo e pastore luterano, Angela Dorothea Kasner si trasferisce poche settimane dopo con la famiglia a Templin, nella Germania dell’Est. In età adolescenziale, incoraggiata dai genitori, Merkel si unisce al gruppo della Libera Gioventù Tedesca, la Freie Deutsch Jugend. Durante gli anni universitari decide di iscriversi all’università di Leipzig e di perseguire una laurea in fisica. Durante un viaggio studio in Russia incontro Ulrich Merkel che sposerà nel 1977. L’anno seguente Merkel consegue la laurea in fisica. Nel 1986 ottiene anche il dottorato dall’Accademia delle scienze di Berlino in chimica quantistica. Nel 1982 divorzia dal suo primo marito e più tardi si sposa con Joachim Sauer, un professore di chimica.
La carriera politica
Ansa | Un primo piano di Angela Merkel.
La cancelliera si avvicina alla politica verso la fine degli anni ’80. Ed è proprio nel 1989, anno della caduta del muro di Berlino, che Merkel si unisce al gruppo di centro destra degli attivisti del partito del «Risveglio Democratico», Demokratischer Aufbruch. Il suo primo lavoro consisteva nell’aprire e sistemare scatole di nuovi computer e di settarli per l’ufficio. Un anno dopo, nel 1990, Merkel diventa la portavoce del partito che rinomina in Allianz für Deutschland, Alleanza per la Germania.
La Cdu e l’elezione del 2005
Ansa | Angela Merkel durante un discorso alla tv pubblica tedesca.
La carriera politica di Merkel accelera quando entra nel più grande partito tedesco, quello dell’Unione dei Cristiani Democratici (CDU). E’ in questo ambiente che Merkel può imparare dal suo mentore, il leader del partito, Helmut Kohl, e cancelliere tedesco. Merkel viene nominata ministra dell’ambiente e per le Donne. Nel 1999, Merkel spinge per le dimissioni di Kohl dopo che il leader della Cdu, ed ex cancelliere, viene coinvolto in uno scandalo sui finanziamenti al partito. Viene eletta a capo della Cdu nel 2001, ruolo che manterrà fino al 2018 quando lascia la presidenza del partito. Nel 2005 Merkel viene eletta cancelliera, diventando la prima donna a ricoprire l’incarico.
Le controversie in Europa e la crisi dei rifugiati
Ansa | Emmanuel Macron e Angela Merkel.
A partire dalla crisi finanziaria mondiale del 2008, che poco dopo ha colpito anche l’Eurozona, Merkel è stato fortemente criticata per il suo approccio molto duro alla crisi del debito sovrano, soprattutto rispetto al default greco e al programma di austerità richiesto ad Atene. Un approccio duro che cambia nel 2015 quando affronta la crisi dei rifugiati. A dieci anni dalla sua elezione come cancelliera, Merkel decide di aprire le porte alle migliaia di migranti che in quell’anno avevano sbarcato sulle coste europee. Con la politica dell’Open Door, la cancelliera permette ai molti richiedenti asilo che hanno fatto domanda in Europa di entrare in Germania, e apre le frontiere anche a quei migranti bloccati ai confini con i Paesi dell’Europa orientale. In quei mesi Berlino arriva così ad accogliere e far entrare 1,4 milioni di rifugiati.
La pandemia e il Recovery Fund
Ansa | Angela Merkel durante un incontro del Consiglio europeo.
Nel 2020, dopo mesi in cui il consenso verso la cancelliera era calato, i sondaggi tornano a essere in suo favore. Merkel viene premiata per la gestione della pandemia da Coronavirus. Durante la prima ondata, la Germania è tra i Paesi europei che è meglio riuscita a contenere la diffusione del virus senza utilizzare un lungo periodo di lockdown. Nella prima metà dello scorso anno, Berlino ha adottato un sistema di tracciamento di contagi efficace. Con l’arrivo della seconda ondata, però, Merkel non ha esitato ad appellarsi, direttamente dal parlamento, ai cittadini, affidandosi a dati chiari e a un approccio scientifico.
I suoi appelli per tutelare la vita dei più anziani sono diventati da subito virali, rafforzando ancora una volta la fiducia nella cancelliera tedesca. A luglio del 2020, Merkel è stata inoltre tra i maggiori protagonisti del Recovery Fund, l’accordo da 750 miliardi di euro tra i 27 Paesi membri per rispondere alla crisi economica innescata dal Coronavirus. Un accordo che per la prima volta ha visto l’Europa decidere di fare un debito comune, per rispondere a una crisi comune.
Testo di Cristin Cappelletti