Daniil Medvedev

Dai primi passi al Grande Slam

Daniil Medvedev è nato a Mosca l’11 febbraio 1996. Da adolescente si è trasferito in Francia, con la famiglia, e lì ha iniziato a giocare a tennis, per poi debuttare nelle giovanili a soli 15 anni.  Prototipo del giocatore moderno – alto ma molto agile – Medvedev ha un carattere irascibile e una tecnica atipica. Preferisce giocare da fondo campo, allungando gli scambi e prediligendo i colpi piatti e profondi. Con una straordinaria resistenza fisica e mentale, ha uno dei migliori rovesci a due mani del mondo. Il debutto nel circuito professionistico è avvenuto nel 2011, e nel 2014 ha conquistato il suo primo titolo Futures in Georgia. Nel 2016 è entrato in Top 100 e due anni dopo ha ottenuto la sua prima qualifica ATP, vincendo al torneo di Sidney. Nel resto dell’anno ha continuato a crescere e a trionfare in altri tre tornei sul cemento.

EPA | JOEL CARRETT | Daniil Medvedev nel match contro Learner Tien agli Australian Open, il 16 gennaio 2025.

L’ascesa di Medvedev a numero 1 al mondo

Il 2019 è stato l’anno di svolta per Medvedev. Tra luglio ed ottobre il tennista russo è stato l’assoluto protagonista della stagione del cemento, nella quale ha raggiunto ben 6 finali consecutive: al Citi Open di Washington, ai Masters 1000 Montréal, ai Masters 1000 di Cincinnati, agli US Open, all’Open di San Pietroburgo e ai Masters di Shangai. La vittoria è arrivata in tre occasioni, tra cui i Masters in America e Cina, ma nella finale degli US Open è riuscito a recuperare due set di svantaggio dalla leggenda Rafael Nadal, perdendo soltanto al quinto e decisivo set. Nel 2020 ha trionfato alle ATP Finals e nel 2021 ha coronato il sogno del Grande Slam vincendo lo US Open contro il numero uno al mondo Djokovic. L’anno successivo Medvedev è arrivato in finale agli Australian Open, questa volta sconfitto da Rafael Nadal, e a fine febbraio è diventato il numero 1 al mondo. Fra i tennisti, è stato il primo a spodestare i Big Three – Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic – che negli ultimi 18 anni avevano occupato a turno ininterrottamente questa posizione. Dopo uno stop per un intervento all’ernia e un conseguente calo di risultati, Medvedev è tornato a far parlare di sé per un ottimo 2024, dove ha raggiunto ben per la terza volta la finale degli Australian Open e per la seconda volta consecutiva le semifinali di Wimbledon, rispettivamente contro Jannik Sinner a Carlos Alcaraz. Fino a marzo 2025, Medvedev ha disputato 35 finali ATP, vincendone ben 20. 

Perché Medvedev gioca senza bandiera

A seguito dell’invasione russa dell’Ucraina nel 2022, Medvedev ha preso le distanze dalle azioni del proprio Paese, rimuovendo la bandiera russa dai suoi profili social condannando pubblicamente il conflitto. «Oggi voglio parlare a nome di ogni bambino del mondo. Tutti hanno sogni, la loro vita è appena iniziata: i primi amici, le prime grandi emozioni» ha scritto sui social. «Tutto ciò che sentono e vedono è la prima volta nella loro vita. Per questo – aggiunge il tennista russo – voglio chiedere la pace nel mondo, tra i paesi. I bambini nascono con una fiducia interiore nel mondo, credono in tutto: nelle persone, nell’amore, nella sicurezza e nella giustizia, nelle loro chance. Stiamo insieme e mostriamo loro che è vero: ogni bambino non dovrebbe smettere di sognare». Per questo Medvedev ha iniziato a competere come atleta neutrale, senza bandiera nazionale, una condizione imposta a molti atleti russi e bielorussi in ambito sportivo internazionale. 

Vita privata

Medvedev è noto per la sua personalità complessa: pacato e riflessivo lontano dalle competizioni, ma spesso fumantino durante i match. Soprannominato The bear: «Semplicemente perché ‘Medved’ in russo significa orso» ha spiegato. Si è sposato nel 2018 con Daria, originaria di Mosca che ha fondato la RawQ Foods, società di prodotti energetici. I due hanno avuto due figli. Daniil Medvedev ha scelto come suo padrino della sua primogenita l’amico e compagno di tennis Andrey Rublev. È anche appassionato di calcio e tifoso del Bayern Monaco.