Giuseppe Sala

Giuseppe SalaAnsa | Il sindaco di Milano Giuseppe Sala

Chi è Giuseppe Sala?

Manager di Pirelli e Tim. Commissario unico di Expo 2015. Sindaco di Milano. Giuseppe Sala detto Beppe, classe 1958, è il candidato sindaco per la coalizione di centrosinistra anche se nel suo portafogli non c’è la tessera di nessun partito di sinistra. L’unica affiliazione politica registrata risale a una sua dichiarazione del marzo 2021 in cui aveva spiegato di aderire ai Verdi Europei. Laureato in Economia Aziendale all’Università Bocconi di Milano, il rapporto tra Sala e la città di Milano comincia nel 2009 quando la sindaca Letizia Moratti, eletta in quota Forza Italia, lo aveva chiamato a lavorare come City Manager per il comune. L’incarico è durato un anno e mezzo. Nel caso riuscisse a vincere alle urne, sarebbe il primo sindaco di Milano in 20 anni a centrare una rielezione. Per adesso l’ultimo a riuscirci è stato Gabriele Albertini nel 2001.

Il programma e le liste

La coalizione a sostegno di Giuseppe Sala è formata da cinque liste principali: il Partito Democratico, Lista Beppe Sala Sindaco, I Riformisti – Lavoriamo per Milano, Europa Verde e Milano Unita. Lo slogan scelto per queste elezioni è Milano sempre più Milano. Il programma elettorale si basa su semplificazione, connessione, verde, diritti e internazionalità. Per quanto riguarda la semplificazione, la coalizione guidata da Sala punta alla riqualificazione di diversi luoghi chiave della città. A partire dai sette ex scali ferroviari che dal punto di vista urbanistico saranno una delle sfide più importanti nei prossimi anni. Chiara l’impronta ecologista tra gli altri punti del programma: l’obiettivo è arrivare entro il 2030 al 45% in meno delle emissioni di CO2, alla creazione di 20 nuovi parchi di grandi dimensioni e al passaggio di tutti i trasporti pubblici in mezzi elettrici.

Le accuse di falso per Expo

Il 5 luglio del 2019 Giuseppe Sala è stato condannato in primo grado a sei mesi di reclusione per falso ideologico. L’accusa è legata alla retrodatazione di due verbali del maggio 2012 con cui venivano sostituiti due componenti della commissione di gara per assegnare l’appalto della Piastra, uno dei blocchi più importanti di Expo 2015. I due componenti sarebbero stati sostituiti perché incompatibili con il loro ruolo e la retrodatazione degli atti sarebbe stata necessaria per evitare di rallentare i cantieri dell’evento. Per questo reato Sala è stato condannato a sei mesi di reclusione, poi commutati in una multa da 45 mila euro. Al reato sono state concesse le attenuanti generiche e anche l’attenuante di aver agito «per motivi di particolare valore sociale». Nel gennaio 2021 i giudici della Corte d’Appello di Milano hanno prosciolto il sindaco: il reato contestato nel processo di primo grado è andato in prescrizione.

Testo di Valerio Berra

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