Jannik Sinner
Ansa | Jannik Sinner, numero uno al mondo del ranking Atp
Chi è Jannik Sinner?
Il talento di Jannik Sinner è diventato noto al grande pubblico quando, appena 18enne, trionfò nel 2019 ai NextGen Atp Finals di Milano, il torneo che vede gli 8 under 21 più promettenti del mondo scontrarsi a fine stagione. Da quel momento, è stato un crescendo, tra vittorie nei tornei Atp, le prime finali conquistate, i trionfi nei Masters 1000 e nei Grandi Slam che l’hanno fatto diventare il 10 giugno 2024 il primo tennista italiano nella storia a raggiungere la prima posizione nella classifica Atp. Un campione straordinario che sia nel rettangolo di gioco sia fuori dal campo dimostra grande determinazione e misura. Sinner è nato il 16 agosto del 2001 a San Candido, in provincia di Bolzano – la Provincia Autonoma che ha dato i natali anche ad Andreas Seppi. A 8 anni inizia a giocare a tennis, ma si divide tra la racchetta e gli sci: solo dopo alcuni anni deciderà di abbandonare definitivamente la montagna per dedicarsi ai campi piani del tennis. Dopo anni di agonismo, Sinner diventa professionista nel 2018, a 17 anni.
Le vittorie del 2019 e il trionfo al NextGen Atp Finals di Milano
Sinner cattura l’attenzione del grande pubblico nel 2019, quando inizia a incasellare alcune vittorie nei tornei di “transizione” verso i grandi palchi dell’Atp. Vince il Challenger di Bergamo, quello di Ortisei e uno negli Stati Uniti, e conquista i Future di Pula e di Trento. L’incoronazione a giovane promessa arriva con il trionfo alle Next Gen Atp Finals di Milano – la versione under 21 delle Finals dei top player – dove batte in finale l’australiano Alex De Minaur, classe 1999. Chiude l’annata diventando il più giovane tennista italiano di sempre ad essere entrato nella top 100 mondiale.
La partecipazione agli Slam e il primo titolo Atp
A gennaio 2020 partecipa per la prima volta all’Austalian Open, il primo slam del calendario Atp/Wta. A causa del Coronavirus, che interrompe un’annata potenzialmente importante per lui, salta Wimbledon, ma partecipa al Roland Garros e agli Us Open di New York fermandosi rispettivamente ai quarti e al primo turno. Non male la performance agli Internazionali d’Italia, il master 1000 di Roma rimandato in autunno causa pandemia, dove batte Benoit Paire e il greco Stefanos Tsitsipas. A novembre partecipa al 250 di Sofia e porta a casa la prima vittoria nel circuito: a 19 anni diventa anche il più giovane tennista italiano ad aver conquistato un titolo Atp nell’era Open. Nella finale del 14 novembre batte al tie-break del terzo set Vasek Pospisil, tennista canadese classe 1990. Chiude l’anno nella top 40, piazzandosi alla 37esima posizione del ranking.
Il secondo titolo e la finale al Master 1000 di Miami
Cavalcando al meglio l’onda favorevole, a inizio stagione Sinner vince al 250 di Melbourne, mettendo in fila dieci vittorie consecutive. In Australia perde un solo set in tutto il torneo e batte in finale l’italiano Stefano Travaglia. Sempre a Melbourne, partecipa anche all’Australian Open, fermandosi al primo turno davanti al giovane – ma già affermatissimo – Denis Shapovalov. Sinner esce a testa alta, dopo 4 ore di gioco sul faticoso cemento gommoso australiano e un punteggio di 3-6, 6-3, 6-2, 4-6 6-4. Un traguardo importante arriva a in primavera con l’approdo in finale nel Master 1000 di Miami: per la prima volta un italiano di 19 anni e mezzo riesce a spingersi così avanti in un torneo di questo calibro. Non solo: nonostante la sconfitta in due set all’ultimo atto contro il polacco Hubert Hurkacz, Sinner diventa il quarto under 20 nella storia del torneo della Florida ad arrivare in finale. Prima di lui c’erano riusciti solo Andre Agassi, Rafael Nadal e Novak Djokovic.
La risalita nel 2023
Ma le sorprese che Sinner ha in serbo per il pubblico italiano, e mondiale, sono solo all’inizio. La prima vittoria in un Atp 500 arriva al Washington Open, grazie alla vittoria in finale contro Mackenzie McDonald. Conferma il titolo a Sofia e vince anche agli European Open 2021 di Anversa, salendo alla nona posizione nel ranking mondiale. Torna a disputare, e vincere, una finale nel luglio 2022 a Umago (Atp 250), in finale contro Carlos Alcaraz, il suo primo titolo sulla terra rossa. A questo punto Sinner gioca stabilmente dagli ottavi in avanti nei principali tornei del circuito e diventa. Il 2023 è un assaggio dei successi che arriveranno l’anno successivo. In sequenza vince l’Open Sud de Franca (250), arriva la prima vittoria in un Masters 1000 in Canada e poi a Pechino e a Vienna (500).
Un 2024 da record
Sinner è poi nella squadra dell’Italtennis che a novembre 2023 vince la Coppa Davis, anche grazie alla sua vittoria con l’allora numero 1 al mondo nel ranking mondiale. Scrive un capitolo fondamentale per la storia del tennis italiano il 28 gennaio 2024 vincendo il suo primo torneo in un Grande Slam battendo in finale Daniil Medvedev agli Australian Open. È solo l’antipasto: nei mesi successivi trionfa a Rotterdam e Halle (500), a Miami e Cincinnati (Masters 1000), fino al clamoroso secondo Grande Slam dell’8 settembre 2024, con la vittoria contro Taylor Fritz con la quale si aggiudica gli Us Open 2024. Non mancano le vittorie anche nel mese di ottobre: dopo aver perso in finale l’Atp di Pechino contro il rivale Carlos Alcaraz, si è vendicato conquistando il Masters 1000 di Shangai contro la leggenda Novak Djokovic. Arriva poi il trionfo su Alcaraz nel Six Kings Slam, il torneo non ufficiale con sei tra i migliori tennisti al mondo e con un montepremi da sei milioni di dollari. All’Inalpi Arena di Torino, durante le Atp Finals 2024, è stato premiato come numero uno al mondo, il tennista più alto nel ranking Atp a fine anno.
Curiosità
Jannik Sinner, dopo la relazione con Maria Baccini è ora fidanzato con la collega tennista Anna Kalinskaja, nata nel 1998 a Mosca, che in passato aveva avuto una relazione con Nick Kyrgios. Ad agosto 2024 viene diffusa la notizia della positività di Sinner al Clostebol ai test antidoping sostenuti nei mesi precedenti. Un’assunzione involontaria del metabolita avvenuta a causa di un massaggio effettuato dal suo fisioterapista Giacomo Naldi che aveva usato una crema contenente la sostanza. Naldi e il preparatore atletico Umberto Ferrara vengono poi licenziati dall’entourage dell’atleta. Sulla questione pende ancora un ricorso al Tas di Losanna da parte della Wada (Agenzia mondiale dell’antidoping), nonostante l’Agenzia internazionale per l’integrità del tennis avesse assolto l’azzurro per «nessuna colpa o negligenza».
Immagine di copertina: EPA/IAN LANGSDON