Leo Messi
Ansa | Lionel “Leo” Andrés Messi
Chi è Leo Messi?
Otto volte Pallone d’oro, sei volte Scarpa d’oro, otto volte miglior giocatore Fifa, un oro olimpico, un Mondiale di calcio, quattro Champions League, dieci campionati spagnoli e due francesi. Neppure l’elenco dei trofei vinti da Leo Messi nel corso della sua carriera basta a restituire tutto ciò che la Pulce ha rappresentato per il mondo del calcio. Il giocatore argentino, classe 1987, è diventato uno dei marcatori più prolifici della storia ed è entrato di diritto nella short list dei giocatori più forti di tutti i tempi insieme al suo connazionale Diego Armando Maradona, all’icona brasiliana Pelé oltre che all’eterno rivale dei suoi tempi, il portoghese Cristiano Ronaldo.
Le radici italiane e il talento innato

Nell’albero genealogico di Messi, nato a Rosario e figlio di un operaio e di una donna delle pulizie, ci sono radici anche italiane. Il trisavolo paterno Angelo Messi è partito da Recanati alla volta dell’Argentina nel 1883, mentre quello materno Raniero Coccettini è originario di San Severino Marche. Fin da giovanissimo, il piccolo Lionel ha giocato a calcio con fratelli, amici e cugini per le strade del paese. È stata la nonna Celia a insistere affinché il bambino potesse dedicarsi anima e corpo alla sua passione, accompagnandolo agli allenamenti tre volte alla settimana e convincendo i genitori ad acquistargli un nuovo paio di scarpe. Soprannominato la Pulga, cioè la Pulce, per la sua bassa statura – è alto 1,69 m – , da bambino gli è stata diagnosticata una forma di ipopituitarismo caratterizzata da una diminuita secrezione di ormoni ipofisari, che consiste in un nanismo ipofisario da deficit di somatotropina. La sua famiglia non poteva permettersi le cure. A pagare è stato il Barcellona che, notando il talento dell’undicenne Messi, gli ha chiesto di trasferirsi in Catalogna e di giocare nelle giovanili del club blaugrana. La carriera sportiva di Messi è decollata così, in Spagna a partire dal 2001: Leo non aveva ancora compiuto 14 anni.
Da simbolo del Barça a scommessa dell’Inter Miami
Ansa | Leo Messi con la maglia del Barcellona
Dopo quattro anni nella cantera catalana, nel 2004 Messi ha esordito in prima squadra. La sua avventura al Barcellona è durata fino al 2021. In quei diciassette anni la Pulce ha collezionato 520 presenze e 474 gol infrangendo record su record della Liga spagnola. Sotto la direzione tecnica di Josep Guardiola e Luis Enrique ha vinto numerosi trofei e dal 2009 al 2023 ha vinto otto Palloni d’oro, un record mondiale. Negli anni trascorsi con la divisa blaugrana Messi può contare su compagni di squadra del calibro di Xavi, Andrés Iniesta, Thierry Henry, Neymar, Luis Suárez, Gerard Piqué e non solo. Nel 2021, complice la difficile situazione finanziaria del club, l’avventura di Messi a Barcellona è giunta al capolinea. La Pulce è passata al Paris Saint-Germain, dove ha giocato al fianco di altre stelle del calcio mondiale: tra cui il ritrovato Neymar e l’«erede» francese Kylian Mbappé. La supersquadra parigina ha portato a casa altri due scudetti, ma non è riuscita a centrare l’obiettivo per cui era stata costruita: la vittoria della Champions League. Al termine della stagione 2022-2023 anche l’esperienza al PSG è finita. Messi ha rifiutato un’offerta faraonica dall’Arabia Saudita e ha stupito tutti scegliendo di trasferirsi in Florida, all’Inter Miami fino al 2025. Il suo futuro, dopo la scadenza del contratto, è incerto e Messi – a 37 anni – potrebbe essere vicino al ritiro. «Penso che l’Inter Miami sarà l’ultimo club della mia carriera. Cerco di godermi tutto ogni momento tutti i giorni, perché sono consapevole che manca poco» ha detto a ESPN Argentina.
Il sogno (realizzato) del Mondiale
Ansa | Leo Messi festeggia la vittoria nell’edizione 2022 della coppa del Mondo
Messi ha lasciato un segno indelebile – dopo lunghi tentativi e molteplici delusioni – anche nella nazionale di calcio argentina, orfana di successi dagli anni d’oro in cui era capitanata da Maradona. L’esordio della Pulce con la maglia Albiceleste è avvenuto nel 2005, quando ha segnato 6 gol in 7 partite e ha contribuito alla vittoria del Mondiale Under-20. Nel 2006 Messi ha giocato il primo mondiale con la nazionale maggiore. Due anni più tardi l’Argentina ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Pechino. Dopo anni di attesa, nel 2021 è arrivata la vittoria della Copa America, e nel 2022 il capolavoro dei Mondiali in Qatar, con l’Albiceleste che ha sconfitto la Francia nella finale del torneo. Una partita che in molti hanno già annoverato tra le più spettacolari di tutti i tempi. Neanche a dirlo, è proprio Messi a essere stato premiato come miglior giocatore della competizione. Tra club, nazionale maggiore, nazionale olimpica e nazionali giovanili, Messi ha giocato 1142 partite totali segnando, fino al 2025, 880 reti.
Gli stipendi di Messi
Messi ha un patrimonio da capogiro. Secondo la classifica di Forbes del 2024, infatti, la Pulce è al secondo posto dei giocatori più pagati al mondo, dopo il rivale Cr7, con 135 milioni di dollari. Una cifra che comprende 60 milioni di ingaggio (stipendio, bonus, accordi sui diritti d’immagine) e 70 milioni di attività fuori dal campo (sponsorizzazioni, apparizioni in pubblico e gadget). Secondo le stime da MLS Players Association, Messi aveva firmato il suo ultimo contratto con il club spagnolo del Barcellona nel 2017, con un accordo quadriennale di 138 milioni di euro a stagione, compresi stipendio e bonus. Al Paris Saint-Germain nel 2021, avrebbe invece guadagnato tra i 30 e i 35 milioni di euro.
Vita privata
Fuori dal campo, Messi ha costruito una solida vita familiare. Nel 2017 ha sposato Antonela Roccuzzo, sua storica compagna di origini italiane, fotomodella, conosciuta all’età di cinque anni. La coppia ha avuto tre figli: Thiago, Mateo e Ciro. Nonostante la fama mondiale, il campione argentino ha sempre mantenuto un profilo discreto e si è dedicato negli anni a numerose attività filantropiche. La sua Fundación Leo Messi continua a sostenere progetti per l’infanzia e l’educazione, confermando il suo impegno anche fuori dal campo.