Luigi Di Maio
Chi è Luigi Di Maio?
Nato ad Avellino il 6 luglio 1986, ma cresciuto a Pomigliano d’Arco, Luigi Di Maio è il più grande di tre fratelli. Suo padre, imprenditore edile, è stato un dirigente locale di Alleanza nazionale. Sua madre, invece, è un’insegnante di italiano e latino. L’attuale inquilino della Farnesina inizia a fare politica studentesca al liceo classico. Una volta diplomatosi, nel 2004, si iscrive alla facoltà di Ingegneria informatica dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Non è nelle sue corde e, poco dopo, lascia il corso. Inizia a frequentare Giurisprudenza, sempre a Napoli, diventando presidente del Consiglio degli studenti nel 2007. Non porterà mai a termine gli studi universitari perché, a suo dire, è stato troppo coinvolto nell’attivismo per il Movimento 5 stelle. Se non altro, dal 2007 risulta iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti. Collabora con testate locali, ma non è l’unico lavoro che fa Di Maio prima di dedicarsi a tempo pieno alla politica: steward allo stadio ribattezzato Diego Armando Maradona dopo la morte del campione argentino, tecnico informatico, cameriere, agente di commercio e manovale per l’azienda del padre.
Carriera politica
Nel 2007 l’attuale ministro degli Esteri si lega al Movimento 5 stelle, aprendo il meetup di Pomigliano d’Arco in favore di Beppe Grillo. Tre anni dopo, Di Maio si candida come consigliere comunale, incassando però una sonora sconfitta: racimola solo 59 preferenze, insufficienti per entrare nel consiglio di Pomigliano. Passano altri tre anni e arriva il momento delle elezioni politiche per la XVII legislatura. Di Maio ottiene 189 preferenze online sul sito di Grillo e, così, candidato alla Camera dei deputati nella circoscrizione Campania 1. Ottiene il seggio. È l’inizio dell’ascesa: con 173 voti, il 21 marzo 2013, viene eletto vicepresidente della Camera dei deputati, il più giovane della storia della Repubblica a ricoprire il ruolo. Due anni e mezzo più tardi entra a far parte del direttorio dei 5 stelle. Nel 2017, Di Maio si candida per il ruolo di candidato premier e capo politico del Movimento. Stravince l’elezione sulla piattaforma Rousseau con 30.936 voti, l’82% delle preferenze. Un anno dopo sconfigge Vittorio Sgarbi nel seggio uninominale di Acerra e inizia il suo secondo mandato da deputato. Nel governo Conte I, ricopre l’incarico di vicepremier e di ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro. Nel Conte II, Di Maio diventa ministro degli Esteri, carica che conserverà anche nel governo Draghi. Il 22 gennaio 2020, a causa di polemiche interne al Movimento, lascia il ruolo di capo politico dei 5 stelle. Il 21 giugno 2022 lascia il M5s in contrasto con la linea politica di Giuseppe Conte e fonda un nuovo gruppo parlamentare, Insieme per il futuro, che può contare su 23 deputati e 12 senatori.
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