Maneskin

maneskinEPA/Sander Koning | I Maneskin dopo la vittoria dell’Eurovision Song Contest 2021, Rotterdam, Olanda, 22 maggio 2021

Chi sono i Maneskin?

Quello dei Maneskin è un nome ormai noto a livello internazionale. La band, in poco tempo, è riuscita a raggiungere le vette della musica mondiale, ed è stata incoronata come «Il maggiore gruppo rock emerso negli ultimi anni». Composto da Damiano David, Victoria de Angelis, Thomas Raggi e Ethan Torchio, i Maneskin hanno raggiunto la notorietà nel 2021 grazie alla vittoria del Festival di Sanremo e dell’Eurovision Song Contest. È stato lungo e prestigioso l’elenco dei traguardi raggiunti: dall’apertura del concerto dei Rolling Stones alla scrittura e la registrazione di canzoni con Max Martin. I Maneskin sono stati nominati nella categoria Best new artist ai Grammy Awards 2023, e hanno calcato i più grandi palchi del mondo, inclusi i festival Coachella, Lollapalooza, Rock in Rio e Global Citizen. 

Una parabola trionfante per il gruppo di giovanissimi che, solo qualche anno fa, si esibiva per le strade di Roma sognando di poter vivere di musica. Dopo aver pubblicato tre album in studio e uno dal vivo tra il 2017 e il 2024, i componenti della band hanno deciso di prendersi una pausa e intraprendere progetti solisti. Dopo il lancio dei singoli Born With a Broken Heart e Next Summer, Damiano David sta preparando il suo primo tour mondiale: oltre 30 date tra Europa, Australia, Nord America, Sud America e Asia. 

La nascita del gruppo

I Maneskin si sono formati a Roma dall’incontro di quattro giovani musicisti: Damiano David, il carismatico frontman classe 1999; la bassista Victoria De Angelis nata nel 2000; il batterista Ethan Torchio, del 2000; e il chitarrista Thomas Raggi, del 2001. La passione per la musica è entrata presto nelle loro vite, tanto che il cantante del gruppo ha scelto di lasciare la scuola dopo due bocciature per dedicarsi alla carriera artistica. Nel 2016, dopo che l’ultimo membro – Ethan – è stato ingaggiato tramite un annuncio su Facebook, è nata la band. Nello stesso anno, i quattro hanno vinto il Pulse – High School Band Contest, esibendosi per la prima volta con il nome Maneskin, termine danese che significa «chiaro di luna», scelto in omaggio alle origini materne di Victoria De Angelis.

Da X Factor a Sanremo

Il punto di svolta nella carriera della band è arrivato nel 2017 con la partecipazione all’undicesima edizione di X Factor dove, guidati dal giudice Manuel Agnelli, hanno conquistato il secondo posto dietro Lorenzo Licitra. Grazie al loro stile glamour e al magnetismo sul palco, i giovanissimi artisti da quel momento hanno iniziato ad affermarsi a livello nazionale. Nel 2018 hanno pubblicato Torna a casa, il loro primo singolo a raggiungere la vetta della classifica Top Singoli della Federazione industria musicale italiana. La consacrazione definitiva è arrivata con la vittoria della 71ª edizione del Festival di  Sanremo nel 2021 grazie al brano Zitti e buoni, che ha aperto loro le porte dell’Eurovision Song Contest. Nelle ore successive alla sua uscita su Spotify, lo stesso brano ha accumulato 4 milioni di ascolti, diventando la canzone italiana più ascoltata in 24 ore, e raggiungendo il decimo posto della Billboard Global.   Maneskin Sanremo vincitori

ANSA| Ettore Ferrari| Il conduttore e direttore artistico del Festival, Amadeus, e lo showman Fiorello con i Maneskin dopo aver vinto Sanremo il 6 marzo 2021. 

Eurovision e l’ascesa internazionale

Dopo la vittoria a Sanremo, il gruppo ha vissuto un’ascesa internazionale senza precedenti. Sul palco di Rotterdam, i Maneskin hanno trionfato all’Eurovision Song Contest, diventando i terzi vincitori italiani nella storia dell’eurofestival, dopo Toto Cutugno nel 1990 con Insieme:1992 e Gigliola Cinquetti con Non ho l’età nel 1964. La band si è aggiudicata il titolo con lo stesso brano che aveva conquistato il Festival di Sanremo, realizzando una doppietta che non si verificava dagli anni sessanta. All’indomani del successo europeo, il New York Times, ha titolato: «Hanno vinto l’Eurovision. Possono conquistare il mondo?». Da quel momento, i loro brani hanno scalato le classifiche settimanali europee e mondiali, entrando anche nella Global Chart di Spotify. Nel 2021 i Maneskin sono stati nominati miglior gruppo rock agli Mtv European Music Awards di Budapest e hanno aperto il concerto dei Rolling Stones a Las Vegas. Nel 2022, sono diventati la prima band italiana a vincere un premio per il miglior video alternativo agli MTV Video Music Awards con la canzone I wanna be your slave. Nello stesso anno, hanno pubblicato il singolo The Loneliest, che ha debuttato alla 53ª posizione della classifica globale di Spotify, registrando il più alto nuovo ingresso con 9,5 milioni di stream. Nel 2023, la band ha rilasciato il terzo album Rush!. Un traguardo che, a detta dello stesso Damiano, è il risultato della capacità del gruppo di tradurre «la musica del passato nella modernità». Il loro aspetto e il loro sound sono stati paragonati alla musica rock degli anni settanta, con dichiarate influenze che spaziano dai Led Zeppelin ai Fleetwood Mac, passando per Nirvana, Radiohead, Franz Ferdinand e Rolling Stones. 

Maneskin vincitori Eurovisione 2021

ANSA | I Maneskin all’Eurovision Song Contest

Salvatori del rock

Dai concerti sold out alle ospitate in salotti televisivi prestigiosi come quelli di Jimmy Fallon e Ellen DeGeneres, dalla collaborazione con Iggy Pop all’apertura del concerto dei Rolling Stones a Las Vegas. Eppure all’aumentare della popolarità sono arrivate anche le critiche. «Questa è la rock band che dovrebbe salvare il Rock and Roll?», si è chiesta la rivista statunitense The Atlantic mettendo in dubbio talento e originalità del gruppo, poco prima dell’uscita dell’album Rush!. «Le canzoni dei Maneskin sono chiaramente riciclate, così sfacciatamente mediocri». Anche le coreografie che eseguono sono considerate dalla rivista americana «flosce». La tesi di fondo dell’editoriale è che l’ascesa dei Maneskin sia un segnale del fatto che nell’attuale industria musicale il rock «può esplodere nello stesso modo in cui possono farlo le melodie della Disney. Basta un’esposizione televisiva memorabile». Dello stesso tenore, le critiche del violinista Uto Ughi: «I Maneskin sono un insulto alla cultura e all’arte» ha dichiarato in occasione della presentazione di un nuovo programma di concerti a Siena. Di parere opposto, è stato invece il commento del frontman dei Rolling Stones Mick Jagger: «Oggi mi stupisce che la più grande rockband al mondo sia italiana».

Progetti solisti e il tour di Damiano

Maneskin Damiano David solista

ANSA | Fabio Frustaci | Damiano David, si esibisce sul palco durante un concerto dei Maneskin allo Stadio Olimpico di Roma il 20 luglio 2022.

Dopo il tour mondiale che ha registrato il tutto esaurito, nel 2024 i componenti dei Maneskin hanno deciso di percorrere strade diverse. Da febbraio la bassista Victoria De Angelis si è dedicata al dj set: con il suo primo mixtape da solista, Victoria’s Treat, e il singolo Get Up Bitch! Shake Ya Ass, in collaborazione con la cantante brasiliana Anitta. A settembre, anche Damiano si è lanciato in una carriera da solista, esordendo col singolo Silverlines, prodotto da Labrinth.  «Coi Maneskin amici come prima, è un Erasmus» così il frontman, ospite a Che tempo che fa, ha rassicurato i fan dicendo che il gruppo non avrebbe l’intenzione di sciogliersi, si sarebbe solamente preso una pausa, una fase con progetti individuali paralleli. «Abbiamo raggiunto traguardi incredibili, premi che solitamente non vanno ad artisti stranieri». Eppure, le difficoltà non sono mancate. «Lavoravamo così tanto che non mi rendevo conto di quanto stessi trascurando me stesso. Mi sembrava di essere diventato un robot, intrappolato in una modalità di lavoro che soffocava la mia creatività», ha raccontato alla rivista americana Music Connection. Attualmente, Damiano David vive a Los Angeles con la nuova fidanzata, l’attrice Dove Cameron, e si sta dedicando alla sua carriera da solista. Il cantante, dopo il lancio dei singoli Born With a Broken Heart e Next Summer, si sta preparando al suo primo tour mondiale da solista: oltre 30 date tra Europa, Australia, Nord America, Sud America e Asia. 

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