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Brescia, dopo laborto spontaneo danno il nome Celeste al feto e lo seppelliscono con il cognome della donna
Dopo il caso di Roma, sempre più donne hanno iniziato a indagare sul seguito dei loro aborti. Una donna di Brescia ha trovato il suo cognome su una tomba nel Cimitero Vantiniano
10 Ott 2020 ·
Redazione
Feti seppelliti senza consenso della donna: il ruolo delle associazioni pro-life e la giungla delle leggi
Di quale “beneficenza” parla il comune al telefono con Marta dopo aver scoperto la sepoltura del figlio? Ecco come funzionano le norme che hanno portato al suo caso. Ora, però, le associazioni e una parte della politica vogliono muoversi
02 Ott 2020 ·
Giada Giorgi
Aborto, nuovo caso di feto sepolto al cimitero Flaminio di Roma: il nome della madre sulla croce «senza consenso»
«Un film dell’orrore. E tutto senza che ne fossi a conoscenza»: un’altra denuncia, nello stesso cimitero. «All’ingresso mi hanno stampato un foglio con i dati della salma e tanto di cartina per l’orientamento»
30 Set 2020 ·
Chiara Piselli
Aborto, il Garante della privacy apre un’istruttoria dopo il caso del feto sepolto con il nome della madre
«C’è il mio nome sulla croce, ma questa non è la mia tomba: è quella di mio figlio», è lo sfogo della donna vittima dell’accaduto in un post di denuncia su Facebook. «È tutto scandalosamente assurdo, la mia privacy è stata violata»
30 Set 2020 ·
Chiara Piselli
Chat integrate e documenti di identità per gli account: come stanno cambiando Instagram e Facebook
Mentre continua l'avvicinamento di Menlo Park al modello della super app cinese We Chat, Instagram ha definito nuovi criteri di sicurezza per gli account che registrano attività sospette
17 Ago 2020 ·
Valerio Berra
Furbetti del bonus, Tridico non fa i nomi: «Aspettiamo chiarimenti dal Garante»
Il presidente dell'Inps rispedisce al mittente le richieste di dimissioni. «La fuga di notizie? Non è partita da me». Il racconto dell'audizione tra attacchi, fuorionda e qualche problema tecnico di troppo
14 Ago 2020 ·
Redazione
Furbetti del bonus, si muove il Garante della Privacy: «La questione è all’attenzione dell’Autorità». Decisione in tempi brevi
L'Authority sta valutando se l'Inps possa rendere noti i nomi dei parlamentari che hanno avuto i 600 euro, spiegano dagli uffici di Roma a Open. Sarebbero già stati avviati i contatti con l'ente previdenziale. Sul tavolo anche la delibera Anac che nel 2013 aveva detto sì ad un caso analogo
11 Ago 2020 ·
Redazione
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