Stefano Patuanelli

Stefano PatuanelliAnsa | Stefano Patuanelli

Mentre le forze di centrosinistra e il Movimento 5 stelle acclamavano, nelle prime fasi della crisi di governo di inizio 2021, Giuseppe Conte come punto di equilibrio di ogni possibile maggioranza, lontano dalle prime pagine dei quotidiani c’era un altro uomo che aveva tessuto buoni rapporti con tutte le forze politiche presenti in parlamento. Stefano Patuanelli, esponente dell’area moderata grillina, nella XVIII legislatura è stato capogruppo al Senato, ministro dello Sviluppo economico e, con la nomina di Mario Draghi a Palazzo Chigi, titolare del dicastero delle Politiche agricole. Proprio per la sua capacità di stringere relazioni con i politici di ogni colore, molti osservatori l’hanno dato per alcune settimane come possibile successore di Conte.

Chi è Stefano Patuanelli?

Ingegnere triestino, Patuanelli ha 46 anni. Da due anni e mezzo, dopo l’elezione a senatore nella circoscrizione del Friuli-Venezia Giulia, si è trasferito a Roma. Arrivato nella Capitale, ha preso un appartamento in condivisione con un altro esponente di rilievo del Movimento, Massimo Bugani. La vita romana, però, non l’ha mai attratto particolarmente: appena può, l’ingegnere fa ritorno nella sua Trieste, dove ad aspettarlo ci sono sua moglie e i tre figli. «Tra me e mia moglie c’è un tacito accordo, in base al quale nei weekend sceglie tutto lei, visto che io passo il resto della settimana a prendere decisioni», ha raccontato alla stampa.

I collaboratori del suo staff raccontano la meticolosità del ministro, abituato a seguire in prima persona ogni dossier che lambisce la sua area di competenza. Patuanelli è laureato – 110 e lode – in Ingegneria edile presso l’Università di Trieste. Iscritto all’albo dal 2004, si è specializzato nel settore delle opere pubbliche. Sa suonare discretamente il pianoforte, studiato da autodidatta, ed è un amante dello sport: mezzofondista e cestista, è stato anche allenatore di basket, arrivando a guidare squadre di serie C maschile. Poi, gli impegni politici hanno eroso il tempo da dedicare alle attività motorie.

La carriera politica

La sua storia nel Movimento 5 stelle è iniziata il 17 luglio 2005, quando Patuanelli ha dato vita al gruppo Beppe Grillo Trieste. Il lavoro da ingegnere ha ceduto il passo all’attività politica quando, nel 2011, è stato eletto consigliere comunale del capoluogo giuliano. La gavetta nel Comune ha preparato Patuanelli al salto sulla scena nazionale: nel 2018 è stato eletto senatore della Repubblica. Nominato capogruppo dei 5 stelle a Palazzo Madama, all’ingegnere è stato riconosciuto il pregio di aver intrattenuto ottimi rapporti con tutti i colleghi, tanto da far accostare il suo nome al ruolo di presidente del Consiglio per il post-Conte.

Questo aspetto della sua attività politica gli ha permesso di diventare, il 5 settembre 2019, ministro dello Sviluppo economico, senza compromettere i rapporti con i senatori leghisti, colleghi di maggioranza durante il Conte I. Le sue qualità da pontiere sono state ritenute fondamentali durante la trattativa per la nascita del governo Conte II. Nel suo primo Consiglio dei ministri, Patuanelli è riuscito a far approvare il decreto che affida alle istituzioni statali il golden power sui rami strategici nel comparto tecnologico. Superbonus 110%, Piano nazionale transizione 4.0 e riduzione dei tavoli di crisi, passati da 150 a 99, i principali traguardi del suo anno e mezzo al Mise. Poi, con l’insediamento di Mario Draghi a Palazzo Chigi, Patuanelli è passato al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.

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