Stupro di Viterbo, il gip: «Scene raccapriccianti». Il procuratore: «Ci sono i filmati»
«Scene raccapriccianti»Così il gip di Viterbo Rita Cialoni descrive nell’ordinanza di custodia cautelare i video che hanno incastrato Francesco Chiricozzi e Riccardo Lecci, i due militanti di Casapound arrestati per lo strupro di una 36enne. I due, dice ancora il giudice, hanno commesso «reiterati abusi»sulla donna, agendo in modo «beffardo e sprezzante». Sono diversi gli spezzoni di video ripresi con i cellulari, uno dei quali dura circa 7 minuti, e iniziano con la ragazza che è già a terra.
Il gip: gli indagati hanno agito«nonostante lo stato di semi-incoscienza»
Di «gravità inaudita»i fatti contestati a Chiricozzi e Lecci secondo il gip, che loscrive nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i due presunti stupratori. Secondo il magistrato è indice della negativa personalità dei due arrestati «la pervicacia»che ha caratterizzato le loro condotte, che sono state il risultato di un «mancato controllo degli impulsi»: hanno agito «nonostante lo stato di semi-incoscienza»in cui si trovava la vittima.
Il procuratore: «Elementi di prova solidi»
Il procuratore capo di Viterbo Paolo Auriemmaconferma le parole del gip: «Gli elementi di prova riteniamo siano solidi».Il Procuratore inoltre ha parlato di «aggressività»verso la vittima, visto che si contestano anche «le lesioni oltre che la violenza sessuale».
Tra le prove, appunto, anche i filmati fatti dai due arrestati con i telefonini che la procura ha acquisito e che «ci hanno dato elementi di prova sufficienti». Per quanto riguarda le indagini, il procuratore ha sottolineato la «rapidità coniugata all’essenzialità» che ha portato agli arresti, oltre al rispetto della vittima.
«Non entriamo nel merito dei filmati – ha aggiunto Auriemma -Se quei filmati ci hanno dato elementi di prova sufficienti questo significa che le attività di indagine finora sono state svolte bene».
L’interrogatorio di garanzia
In mattinata Chiricozzi e Licci eranostati trasferiti dal carcere di Mammagialla al tribunale di Viterbo per gli interrogatori di garanzia che sono statieffettuati dallo stessogip Rita Cialone, che avevaemesso nei loro confronti l’ordinanza di custodia cautelare con le accuse di violenza di gruppo e lesioni aggravate.
Dal versante della difesa, ilegali degli accusati, ai microfoni di Rainews, hanno cercato di minimizzare quanto accaduto, facendo riferimento alla giovane età dei due esponenti di CasaPound: «Essendo due ragazzi di 19 anni, sono molto provati e sotto choc. Sono stati travolti da questa situazione».
Gli accusati: «Rapporto consenziente»
Sempre secondo i legali degli indagati Domenico Gorziglia e Marco Mazzatosta, durante gli interrogatori:«I nostri assistiti hanno risposto alle domande del giudice e ricostruito i fatti in maniera diversa rispetto a quanto detto dalla persona offesa».Idue giovani, inoltre, avrebbero negato le accuse sostenendo che non si sarebbe trattato di uno stupro, ma bensì di un rapporto «consenziente» – secondo gli avvocato -«sulla base di una serie di elementi che non vi possiamo dire».
I legali hanno inoltre dichiarato, al termine dell’interrogatorio di garanzia:«I nostri assistiti non sono i mostri che vengono descritti». I giovani sarebbero «addolorati per quello che è avvenuto. Sicuramente hanno valutato in maniera errata una situazione». La ricostruzione degli accusati sarebbe «divergente da quella proposta dalla procura».
«Abbiamo dato spunti probatori alla procura e ora aspettiamo con fiducia la decisione», aggiungono i difensori. Il gip ha cinque giorni di tempo per decidere se convalidare o meno l’ordinanza di custodia in carcere.